Forse non hai giocato… Medievil

Medievil
Medievil – Photo Credits: Web

Tanto tempo fa, viveva nel regno di Gallowmere uno stregone chiamato Zarok. Uomo arrogante e spietato, Zarok odiava i suoi concittadini per i loro costumi semplici e pacifici. Decise quindi di radunare un esercito di demoni e partì alla conquista del regno. Il campione del Re, Sir Daniel Fortesque, capeggiò le milizie contro l’orda degli empi demoni. Ancora oggi il popolo canta ballate che raccontano di come guidò la carica contro la schiera maledetta, di come i demoni cadevano ai suoi piedi come spighe di fronte alla falce, e di come alla fine, benché ferito a morte, annientò lo stregone. Fortesque entrò nella storia quel giorno come l’eroe di Gallowmere, le sue gesta inaugurarono un periodo di pace che sarebbe durato cent’anni… fino a quando lo stregone tornò…”

Lo so, lo so. State sicuramente pensando: come facciamo a non conoscere sir Daniel Fortesque? O almeno, questo sarà il pensiero di molti di voi. Eppure, in occasione della festività di Halloween, pensare ad un gioco che riuscisse ad esprimere meglio di Medievil lo spirito del 31 ottobre, mi è stato proprio impossibile.

Cimiteri abbandonati, zucche giganti, scheletri molesti, streghe e non morti. Medievil resta ancora oggi, dopo 22 anni, il videogioco che celebra più di ogni altro l’iconografia macabra del “giorno dei morti”, forte di un’immaginario che strizza l’occhio a Tim Burton e che fa di un grottesco umoristico il suo punto cardine. È stata quindi quasi una scelta quasi obbligata sceglierlo per il “Forse non hai giocato…” per questo Halloween. Se infatti ancora non lo avete ancora fatto, siete degli scheletri con un verme nel teschio.

Medievil – Photo Credits: Web

Non sto piangendo, è solo una freccia nell’occhio

Avventura dinamica con elementi hack ‘n slash, Medievil è stato prodotto nel 1998 dalla SCE Cambridge Studio e distribuito dalla Sony Computer Entertainment in esclusiva per la piattaforma PlayStation. Dopo l’arrivo di un sequel nel 2000, nel 2005, Sony realizzò per la propria console portatile PSP un remake intitolato MediEvil Resurrection. Questa nuova versione si differenzia da quella originale nello storyboard e nel numero di livelli, pur mantenendo la trama originale inalterata. Quindi l’ultimo Remake per PlayStation 4 uscito nel 2019, sviluppato da Other Ocean Interactive mantenendo la struttura di gioco inalterata 1:1.

Un cavaliere zoppo, scheletrico, senza la mandibole, con un occhio solo. Non parla, vede poco, cammina sbilenco e non è certamente un tipo forzuto. Ah, è anche decisamente stupido. Mi sembrano delle ottime caratteristiche per il protagonista di un epopea che ha come obiettivo quello di salvare il mondo. Oltretutto, il cattivo in questione, il mago Zarok, è uno decisamente tosto. Ha lanciato l’incantesimo della notte eterna su Gallowmere, ha rapito tutte le anime dei cittadini, che si trasformano in seguaci ai suoi ordini. Infine, ha resuscitato tutti i morti dalle loro tombe, mettendoli al proprio servizio.

Medievil – Photo Credits: Web

Eppure, nel momento in cui siamo testimoni della sua resurrezione, non possiamo che convincerci della sua vittoria. Sia chiaro, gli avversari che dovrà affrontare lungo i 23 livelli che compongono la storia non sono sicuramente fulmini di guerra: Zombie zoppi, formiche troppo cresciute, contadini posseduti senza cervello, folletti dispettosi e zucche carnivore si frapporranno tra Daniel e la salvezza di Gallowmere, venendo falciati dall’arsenale del mugugnante scheletro. Ad aiutarlo, un vero e proprio pantheon di divinità, che dal salone degli eroi lo aiuteranno fornendogli armi, consigli, ed insultandolo per il suo scaro successo in battaglia. Il tutto, in un mix perfetto fra Ghosts ‘n Goblins e The Nightmare Before Christmas, condito con una buona dose di humor nero che ci farà sorridere ad ogni disgrazia del povero sir Dan.

Medievil: Il titolo di Halloween per eccellenza

Tra tutti i giochi che possono essere accomunati alla notte del 31 ottobre, Medievil è sicuramente quello che con maggior forza d’impatto riesce ad esprimere lo spirito di Halloween. Chris Sorrel, creative director del titolo, come abbiamo detto si ispirò allo stile di Ghosts ‘n Goblins e cercando di portare su schermo quei toni dark tipici di Tim Burton. L’influenza cinematografica degli anni ’80 e ’90 è quindi fortemente presente nel titolo. Cimiteri abbandonati, campi di zucche, circoli di streghe, vampiri e gatti mannari. Tutti i classici elementi di Halloween ricorrono per tutta la durata della storia, assumendo dei toni dark fantasy che mischiano situazioni grottesche ad un humor disperato che ci fa empatizzare con l’eroe. Un falso eroe, celebrato in tutta Gallowmere per un’impresa che non ha mai realizzato. E che dovremmo sostenere per guadagnare quel posto tra le divinità che gli spetta di diritto.

La colonna sonora, dalle atmosfere decadenti, cupe ed oniriche, è un altro degli elementi che avvicinano il titolo allo spirito del dolcetto o scherzetto. Composte dal duo Paul Arnold ed Andrew Barnabas, le musiche di Medievil sfruttano sintetizzatori e campionatori di suoni. Questi strumenti sono in grado di riprodurre con successo l’effetto orchestrale che ha portato il titolo ad essere ricordato anche per i sui fantastici motivi. Anche in questo campo, il cinema si rivelò fondamentale: Sorrell chiese infatti ai due musicisti di comporre musiche seguendo lo stile di Danny Elfman. Dovevano richiamarsi a quelle di Beetlejuice – Spiritello Porcello, Batman e The Nightmare Before Christmas, tutti, di nuovo, nati dall’idea di Tim Burton.

“Mmmm, mmh, mmmm!”

Atmosfera, iconografia, toni, musiche, personaggi. Medievil riesce a catturare tutto ciò che può venirci in mente se pensiamo ad Halloween. Non solo, riesce a portare sullo schermo una storia, epica, avvincente e tristemente assurda. Un fantasy grottesco, a tratti ridicolo, ma che riesce a catturare un immaginario collettivo da più di 20 anni, restando sempre fresco ed attuale.

Dopo lo splendido remake del 2019, speriamo e chiediamo ai ragazzi di Other Ocean Interactive di regalarci anche il remake del secondo episodio (così come accaduto per le trilogie di Spyro e Crash Bandicoot), e perché no, magari un nuovo capitolo. Siamo certi che sir Dan, di nuovo, riuscirebbe a rivelarsi il perfetto eroe di Halloween.