La rubrica questa settimana torna per consigliarvi il sequel di un titolo del 2006 molto particolare, parliamo di Psychonauts 2.
Un po’ di informazioni
Psychonauts 2 è un titolo uscito nel 2021 su PC, Xbox One e Series X/S e Playstation 4 e 5.
Come già detto, si tratta del sequel del titolo uscito nel 2006 e sviluppato da Double Fine e in particolare dalla geniale mente di Tim Schafer, famoso per aver lavorato in LucasArts e in particolare ai primi due capitoli della saga di Monkey Island.
Il titolo è stato realizzato anche grazie a una campagna di crowfounding che ha raccolto quasi 4 milioni di dollari.
Per il resto il gioco ha avuto un’accoglienza positiva sia dal pubblico che dalla critica, nonostante non sia riuscito a vendere molto.
Oggi è fra i titoli inseriti nel catalogo del Game Pass di Microsoft.
Trama
A livello di trama il gioco segue gli eventi di In the Rhombus of Ruin, il titolo uscito per VR nel 2018, ma è possibile giocarlo anche senza aver completato questo capitolo della serie. Al contrario penso sia necessario aver giocato il primo titolo per apprezzare appieno la trama di Psychonauts 2, nonostante questa venga rispiegata in breve tramite dialoghi e cutscenes.
Vestiamo nuovamente i panni di Razputin Aquato, questa volta siamo però degli psiconauti stagisti e ci ritroveremo a dover gestire il ritorno della terribile Maligula.
Senza fare spoiler, la trama del titolo è profonda e commovente senza mai essere pesante. Inoltre tratta argomenti delicati come le malattie mentali in maniera magistrale e mai offensiva, ho apprezzato tantissimo il Trigger Warning a inizio titolo per tutelare i soggetti più suscettibili a questi temi.
Gameplay
Psychonauts 2 è un adventure-platform che riprende appieno lo stile di gioco del primo titolo. Ci troviamo di fronte sia abilità che già conosciamo che nuove abilità come le Connessioni mentali e la Bolla temporale. Tra le aggiunte abbiamo inoltre un sistema di potenziamento delle abilità e la possibilità di acquistare degli stemmi da equipaggiare per ottenere miglioramenti a livello di gameplay o anche solo estetici.
Anche in questo capitolo sono presenti delle side quests e sono leggermente più strutturate rispetto a quelle del primo titolo, nonostante si basino comunque per lo più sul ritrovamento di oggetti/personaggi.
Come per il primo gioco, non ci troviamo di fronte a un gameplay difficile, tutt’altro, questo non vuol dire che Psychonauts 2 non regali comunque tanti momenti di divertimento. In più in questo modo abbiamo la possibilità di esplorare e ammirare per bene il meraviglioso game design di questo titolo.
Comparto artistico
Qui ci troviamo di fronte alla punta di diamante di questo titolo. Come gli amanti della serie già sanno, Psychonauts è caratterizzato da un level design decisamente vario, dato che la mente di ogni personaggio avrà un’ambientazione completamente diversa da tutte le altre. Devo dire che qui secondo me si sono superati.
Oltre al fatto che artisticamente e graficamente parlando questo titolo è una gioia per gli occhi, ogni cervello avrà una struttura completamente a tema con la backstory del personaggio che stiamo analizzando e non risulta mai noioso o banale.
Decisamente un’opera artistica degna di nota.
Ma perché giocarlo?
Psychonauts 2 è un titolo che ho atteso per tanto tempo e verso cui nutrivo grandi aspettative, che fortunatamente non sono state deluse.
La difficoltà abbastanza semplice lo rende un titolo alla portata di tutti, tant’è che lo consiglio sia agli amanti dei platform 3D sia a chi ha voglia di rifarsi gli occhi con uno dei titoli artisticamente più validi usciti negli ultimi anni.
Consiglio comunque di giocare il primo capitolo, che trovate su Steam ma anche nel catalogo Game Pass, non per godere appieno della trama di questo titolo senza restare troppo disorientati, ma anche perché anche lì ci troviamo di fronte a un piccolo capolavoro.
La rubrica torna fra due settimane per consigliarvi un nuovo titolo, stay tuned!
Federica Giorgi