Oggi ricorre il 76° anniversario dell’Eccidio delle Fosse Ardeatine, dove furono massacrati dai nazisti 335 italiani innocenti. Si trattava di una brutale rappresaglia tedesca per l’attentato partigiano di Via Rasella che culminò con la detonazione delle stesse cave dove i 335 furono trucidati. Questo perchè i loro cadaveri non venissero mai trovati. Sul luogo del terribile delitto oggi sorge un sacrario con i poveri resti delle vittime.
Fosse Ardeatine, anche oggi è Resistenza
L’anniversario della Fosse Ardeatine cade in momento duro per l’Italia alle prese con l’emergenza coronavirus. Il nostro paese dunque è chiamato anche oggi a resistere contro un letale nemico invisibile che sta facendo molte vittime e sta danneggiando la nostra economia. Seppur oggi a Roma, a causa delle restrizioni imposte dal coronavirus, non ci sarà nessun corteo per ricordare il terribile massacro del 1944, questo non vuol dire che esso non debba essere ricordato questo momento così drammatico della storia italiana. Non vuol dire che non debbano essere ricordati i valori che esso rappresenta, valori ancor più importanti oggi che l’Italia è richiamata al sacrificio e all’abnegazione.
L’iniziativa dei balconi
Per questo 50 tra associazioni e comitati romani hanno fatto un appello al Sindaco Raggi proponendo una loro iniziativa. Si propone che tutti i romani possano ricordare l’Eccidio delle Fosse Ardeatine dai balconi, accedendo una candela alle 18:00 e intonando “Bella Ciao”, la canzone simbolo della Resistenza. Nell’attesa inoltre è stato proposto di poter scrivere sulle finestre o sui social network la frase: “Ci hanno seppellito ma eravamo semi”. Questa iniziativa è stata presa, si legge nell’appello di comitati e associazioni romane, perché “per coloro che il 24 marzo 1944 persero la vita per la libertà di ognuno di noi, terremo viva la fiamma della Memoria di una storia che appartiene a tutte e tutti i cittadini di Roma“.