Fra Trudeau e Meloni è avvenuto uno “scambio di opinioni” sui diritti Lgbt: “Sono preoccupato per l’Italia”

Foto dell'autore

Di Alessia Spensierato

A Hiroshima ha preso il via la prima sessione di lavoro del G7, con focus sulla cooperazione e l’economia globale. Il primo ministro giapponese Fumio Kishida, padrone di casa, ha introdotto i lavori. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, era seduta al tavolo tra il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e il primo ministro canadese Justin Trudeau. Proprio fra Trudeau e Meloni è avvenuto uno “scambio di opinioni” sui diritti Lgbt, come riporta un comunicato sul sito della presidenza canadese. Secondo i media canadesi presenti alla prima parte del bilaterale, Trudeau si è detto “preoccupato da alcune” delle posizioni “che l’Italia sta assumendo in merito ai diritti Lgbt”. La premier, si legge nella nota canadese, “ha risposto che il suo governo sta seguendo le decisioni dei tribunali e non si sta discostando dalle precedenti amministrazioni”. 

Nel suo intervento durante la sessione di lavoro, focalizzata sull’economia globale, Meloni ha sottolineatoi che “abbiamo bisogno di una migliore e più efficace collaborazione con il Sud Globale. Occorre quindi lavorare insieme per dare forma a un ordine economico internazionale libero e aperto, concentrarci sull’espansione delle relazioni commerciali rimanendo fermi sui principi di apertura, trasparenza, concorrenza leale (perché nessun mercato può essere libero se non è anche equo) e Stato di diritto”. 

Poi l’Ucraina ha monopolizzato il dibattito, con i leader Ue che hanno anche partecipato a un incontro di coordinamento a margine del vertice. Presenti erano Meloni, il presidente francese, Emmanuel Macron, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. Al centro della riunione anche le questioni industriali, difesa degli interessi comuni della Ue e transizione energetica, riferiscono le stesse fonti. Da Bruxelles, per bocca di Michel, arriva anche una nuova proposta di sanzioni nei confronti della Russia: L’Unione Europea “limiterà il commercio di diamanti russi – ha annunciato – I diamanti russi non sono per sempre”.