Una famiglia “difficile” e una vita passata a proteggere un cognome importante, anche se nessuno ha mai protetto lei. Fanno venire i brividi le parole di Francesca De André, figlia del cantante Cristiano De André e nipote dell’indimenticabile Fabrizio, che ospite a “Domenica Live” ha raccontato la sua infanzia difficile.
La sua è una infanzia dura e difficile, poiché all’età di soli 3 anni i suoi genitori decidono di separarsi. Il motivo? A dire della madre Carmen Cespedes, il divorzio sarebbe stata la semplice conseguenza delle continue scappatelle del padre Cristiano.
“I miei genitori si sono separati quando avevo tre anni, sono scappata di casa quando ne avevo quindici – ha spiegato Francesca – Mia madre è spagnola, è venuta in Italia e si è ritrovata da sola con tre bambini (ho un fratello gemello e una sorella), senza che nessuno le potesse dare una mano”.
“Con mia madre i rapporti erano invivibili. Alla fine è intervenuto il giudice minorile e sono stata affidata a mio padre, ma sono stata con lui solo quattro mesi ed è stato tragico perché lui non era abituato ad avere figli in casa ed era troppo libertino per gestirmi. Così sono finita a casa Nazareth, un orfanotrofio del comune di Milano. Nessuno dei miei parenti ha fatto in modo di avere il mio affidamento, nessuno è mai venuto a trovarmi, nemmeno una chiamata per sapere come stessi”.
Cristiano De André e la figlia Francesca è danneggiata da anni. I precedenti risalgono al 2016 e la situazione si è inasprita nel 2019, quando Francesca De André partecipò al Grande Fratello Vip e lui diffidò lei e Mediaset dal mettere in mezzo la loro famiglia, e a quanto pare adesso i rapporti tra i due sono se possibile anche peggiorati, dopo che la ragazza ha rivelato pubblicamente le violenza subita dall’ex fidanzato Giorgio Tambellini. Ora Chi svela i retroscena dei rapporti tra padre e figlia, con De André padre che sembra aver deciso di tagliare definitivamente Francesca dalla sua vita.
Francesca De André e Cristiano De André: cosa è successo con il padre
Ha sicuramente lasciato tutti di stucco la reazione di Cristiano De André nel commentare la notizia che la figlia Francesca era stata vittima delle brutali violenze del suo compagno. Un evento per cui molti padri avrebbero senz’altro reagito in modo molto più veemente e indignato, partecipando del suo dolore. Il commento del musicista era stato: “È un momento difficile per Francesca, lo è sempre stato. Mi auguro che riesca a capire un po’ di cose e a mettere la testa a posto. Purtroppo viviamo in una società dove oggi si può avere successo raccontando il peggio di se stessi. E questo forse è il punto più basso che abbiamo raggiunto”.
Insomma, sembra quasi lasciar intendere che la colpa dell’accaduto sia di Francesca, perché ha deciso di mettersi sotto l’occhio delle telecamere e partecipare al Grande Fratello, mettendo in piazza i loro rapporti. Ora, uno può essere legittimamente infastidito del fatto che la sua vita privata sia resa pubblica (ricordiamo che anche il padre, il leggendario Fabrizio De André, schivo per natura, si trovò purtroppo e non certo per sua colpa al centro della cronaca, rosa prima per il rapporto con Dori Ghezzi e nera poi per il rapimento di cui furono vittime), ma ci si aspetterebbe che certi fatti suscitassero reazioni di un altro tipo.
Francesca De André ha puntato il dito contro il padre Cristiano, accusandolo di essere stato per lei un esempio non proprio edificante dal punto di vista della violenza. “Quella che vedete tumefatta e massacrata di botte da mio padre in questo articolo pubblico (uno dei tanti), è la madre della mia sorellastra”, ha scritto la De André pubblicando l’estratto di un articolo di anni fa, nel quale l’ex compagna di Cristiano De André, Sabrina La Rosa, lo accusava di averla picchiata. “Quando lei era conciata così, mi chiedo, suo padre avrà pensato a regalarsi una moto?”, ha concluso Francesca, riferendosi al padre. Subito dopo la denuncia della violenza subita dalla figlia, l’artista aveva pubblicato sui social una foto in cui annunciava di essersi regalato una moto Triumph Bonneville.