Il capitano dei Mammuth è appena tornato dal suo secondo Mondiale Masters disputato a Prerov, in Rep. Ceca, e stavolta lo ha fatto vestendo la maglia azzurra.

“Un modo di ottenere il massimo dalla vita è di considerarla come un’avventura.”

Solo chi è davvero pronto a mettersi in gioco ed osare, osare tanto, senza porsi limiti può, come disse l’autore ed editore americano William A. Feather, rendere la propria vita un’avventura. In casa Mammuth forse nessuno più del capitano Francesco Rossi può considerarsi l’espressione di questa frase. Leader silenzioso, ma deciso, figura rappresentativa di un lavoro portato avanti con dedizione e passione veste la maglia giallorossa praticamene fin dai primi campionati a cui si iscrisse la formazione capitolina. L’abbiamo visto crescere umanamente e sportivamente parlando, prima gregario insostituibile fino a giungere, come abbiamo già detto, e come saprete già, capitano di un gruppo che lui stesso ha preso per mano e condotto egregiamente lungo tutta la stagione.

Crescendo Francesco, conosciuto da tutti con il soprannome di ”Faina” per la sua enorme capacità di combattere in balaustra riuscendo a districarsi in qualsiasi occasione portando sempre via il disco all’avversario, ha portato sempre con se lo stesso entusiasmo riuscendo a trasmetterlo a tutti. L’abbiamo sempre ammirato per il suo modo di approcciare tutte le sfide, con carattere ma sopratutto con il sorriso stampato sul volto che lasciava trasparire il fatto che per lui ogni gara, ogni campionato sono un’avventura da vivere a pieno godendola in tutti i suoi aspetti.

Francesco Rossi (centro) canta l’Inno ai Mondiali Masters 2018 — Foto ©2018 Facebook Petr Zatloukal

Lo scorso anno partecipò al mondiale Master tenutosi a Merano e Bolzano con la maglia del World Team, formazione composta da giocatori di varie nazioni che disputava il torneo iridato fuori classifica. Da quell’esperienza “Faina” tornò entusiasta: aveva vissuto una delle sua tante avventure. Ma quest’anno è riuscito a fare di meglio: quest’anno ha esordito al suo primo vero mondiale Master con la maglia azzurra dell’Italia over 38 e ci ha rappresentati, insieme ad Aleksejs Zolovkins (di lui parleremo la prossima volta – n.d.r.) in questa manifestazione tenutasi la scorsa settimana a Přerov in Repubblica Ceca.

Unitosi al gruppo nella sua veste da “matricola” ci ha messo veramente poco a farsi apprezzare in pista e fuori, certo non avevamo dubbi, ma la cosa ci ha reso enormemente orgogliosi del nostro Capitano, del nostro Amico. Abbiamo seguito le gare dell’Italia in diretta, tifavamo ovviamente per i colori azzurri, ma quest’anno c’era un motivo in più per restare incollati davanti al monitor. Abbiamo vissuto con lui questa nuova avventura e siamo sicuri che non ha fatto altro che stuzzicare in lui nuovi stimoli e nuovi limiti da superare. Chissà forse già starà pensando come aiutare il team azzurro a migliorare questo 7º posto ottenuto con tanta fatica e sacrificio, ma che, date le premesse iniziali, vale molto più di tanti altri piazzamenti superiori.

Questa settimana lo aspettiamo al Palamunicipio, la casa dei Mammuth, ovviamente gli stiamo dando qualche giorno di riposo strameritato, ma non vediamo l’ora di farci raccontare dalle sue parole le emozioni di questa avventura, una delle tante che solo lui sa vivere.