Un ragazzo di 16 anni ieri è morto a Elancourt, in Francia, mente scappava dalla polizia sulla sua moto. Mentre era in fuga dopo non essersi fermato all’alt degli agenti, il ragazzo si è scontrato ad un incrocio con una macchina della polizia che non era coinvolta nell’inseguimento. Gli agenti all’interno del veicolo sono in stato di fermo e sul caso è aperta un’inchiesta.
Tragedia in Francia, muore un 16enne
Un ragazzo a Elancourt è morto in seguito ad un inseguimento con la polizia. Il giovane non si è fermato allo stop degli agenti ed è scappato con la sua moto. Fuggendo si è scontrato con un’altra auto della polizia, che non era coinvolta nell’inseguimento. Il fatale scontro ha provocato la morte del giovane ragazzo. Adesso due poliziotti sono in stato di fermo e vengono interrogati sull’accaduto. Aperte due inchieste, una per “resistenza all’arresto” e un’altra per “omicidio colposo del conducente”.
La ricostruzione
Secondo una fonte della polizia, la vittima aveva inizialmente rifiutato di fermarsi, quando la moto guidata dal ragazzo era stata seguita a distanza da un auto della polizia nella città situata a circa 30 chilometri a sud-ovest di Parigi. Successivamente, all’incrocio, la moto è entrata in collisione con un’altra vettura della polizia, lo ha riferito la stessa fonte della polizia. L’incidente si è verificato intorno alle 18.40, secondo un’altra fonte delle forze dell’ordine. Il 16enne ha subito un arresto cardio-respiratorio, è stato inizialmente rianimato dai servizi di emergenza per poi morire una volta in ospedale in seguito alle gravi ferite riportate.
I disordini in Francia
Poco più di due mesi dopo la morte di Nahel, un altro giovane è morto in Francia e la polizia è nuovamente coinvolta. Nahel, il 17enne che lo scorso giugno è stato ucciso a Nanterre da un agente di polizia durante un fermo stradale. In seguito alla sua morte, la Francia ha iniziato una serie di proteste andate avanti per molto tempo, accese dalla rabbia e dalla voglia di giustizia. Molte rivolte urbane hanno acceso le strade di tutta la Francia. Le immagini dell’uccisione di Nahel e delle rivolte successive hanno fatto il giro del web fomentando ancora di più i giovani che chiedevano giustizia.
Giulia Simonetti
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