A chi non è capitato di sedersi al tavolo e riflettere sulle conseguenze che una sua mossa avrebbe avuto sugli altri giocatori? Beh, con il gioco di cui parliamo oggi scordatevi ogni questione etica, sarà il gioco a spingervi agli sgambetti, alle scorrettezze e alla carta F*ttiti. Scopriamo insieme Frantic, il gioco di carte targato DV games che metterà alla prova la vostra amicizia
Frantic: Una scatola innocente può nascondere una bomba a orologeria
La scatola di Frantic si presenta con un’estetica molto pulita e ci preannuncia già che dovremo scegliere bene la nostra compagnia di amici “Il gioco di carte per amici vendicativi… e anche un pò str***i!” . Ma non giudichiamo un libro dalla copertina, andiamo a edere cosa c’è nella scatola.
125 carte di cui:
- 81 carte numero (da 1 a 9 divise in diversi set di colore)
- 24 carte speciali
- 20 carte evento
Corredate da regolamento molto conciso e veloce da leggere.
L’inizio della fine dei buoni rapporti
Il gioco si basa su diversi round, al termine dei quali il giocatore con meno punti sarà il vincitore. Questo perché al termine di ogni round cercheremo di disfarci delle carte che abbiamo in mano e i giocatori che non ci riusciranno prenderanno punti.
Per giocare a Frantic bisogna innanzitutto scegliere la durata della partita (a quanti punti terminerà) dividere il mazzo di carte evento dalle altre, mescoliamo il resto e distribuire una mano ad ogni giocatore. Si pone una carta al centro si da il via alla competizione.
Durante il proprio turno si può giocare una carta dalla mano se questa riporta lo stesso numero o lo stesso colore della carta in terra, le uniche due eccezioni sono le carte speciali (che possono essere giocate sempre) e le carte nere che possono essere sovrascritte (e sovrascrivere) solo carte con lo stesso numero.
Nel momento in cui si gioca una carta nera si innesca un evento, ovvero si gira una carta dal relativo mazzo e si applica quanto vi è scritto.
Quando un giocatore riesce a giocare l’ultima carta che ha in mano il round finisce e tutti gli altri prendono tanti punti quanto il valore delle carte che gli sono rimaste in mano.
Frantic: il cugino cattivo di Uno?
Ovunque Frantic è stato citato come un parente stretto ma più scorretto di Uno e, in effetti, il paragone sta in piedi. Abbiamo la necessità di svuotare la mano, la possibilità di essere di ostacolo agli altri, un formato tascabile e una sana dose di competizione. Ci sono però due ulteriori ingredienti in Frantic che meritano di essere citati, la possibilità di giocare carte durante il turno degli altri come reazione per impedirgli di chiudere il round è tanto interessante quanto antipatica e il fatto che gli eventi sconvolgano completamente i dogmi del gioco è anch’esso intrigante. Chiaramente il gioco richiede un minimo di sportività ed autoironia per essere goduto, è necessario non arrabbiarsi e sorridere alla sorte.
Il gioco è facile da assimilare ma le tematiche delle carte evento e di alcune carte speciali non rende il gioco adatto ai più piccoli, ecco perché sono consigliati almeno 12 anni sulla scatola. Pratico da portare in giro, facile da imparare e pratico nel poter impostare la durata desiderata per la partita. Davvero un bel giochino, peccato davvero per tutti quegli gli amici che non vi parleranno più.
Seguici su Google News