Franz Kafka è lo scrittore boemo, esponente del modernismo e del surrealismo, noto per La metamorfosi, ma non tutti conoscono il suo lato passionale e il suo amore tormentato con Milena Jesenska.
Un amore racchiuso in 150 lettere
Franz Kafka e Milena Jesenska si scrissero 150 lettere d’amore in un anno di relazione, anche se si videro solamente due volte di persona. Di queste lettere sono pervenute soltanto quelle scritte da Franz, dato che quelle di Milena non sono state conservate. Queste sono state poi pubblicate in Lettere a Milena. Si trattava di una relazione adulterina, dato che entrambi erano impegnati con altre persone. Inoltre era una relazione a distanza, dato che Milena viveva a Vienna con il marito Ernst Pollak, mentre Franz abitava a Praga. In quel periodo Franz era fidanzato con Julie Wohryzek, ma la lasciò per poter dedicarsi completamente alla relazione epistolare con Milena. Lui le scriveva “Tu sei per me il coltello con il quale io frugo dentro me stesso”.
Il primo incontro
Il primo incontro tra Franz e Milena avvenne nel 1919 in un caffè, ma la vera e propria conoscenza fu epistolare. Infatti Milena aveva contattato Franz per chiedergli l’autorizzazione di tradurre in ceco il racconto Il fochista. Si trattava del primo capitolo di America. Con il tempo le lettere professionali si trasformarono in lettere d’amore. Franz e Milena avevano due caratteri opposti, e li separava persino la differenza d’età. Lui aveva 38 anni, mentre lei solo 23 quando si conobbero. Nonostante questo, nelle loro lettere si dichiaravano il loro reciproco amore e si confidavano i loro tormenti. Franz le parlava della sua malattia fisica e mentale, mentre Milena si confidava della sua vita sregolata di stenti, e del suo pessimo rapporto con il marito che la tradiva regolarmente. Franz e Milena si incontrarono di persona soltanto dal 30 giungo al 3 luglio 1920. In quell’occasione compresero entrambi che Milena non avrebbe mai lasciato il marito Ernst. Dopo la morte di Franz nel 1924 in sanatorio, Milena divorziò dal marito, e si risposo. Durante l’occupazione tedesca, entrò nella Resistenza. Poco dopo venne arrestata dalla Gestapo per aver aiutato alcuni ebrei ad espatriare. Mori nel 1944 nel campo di concentramento di Ravensbrück.
Sonia Faseli