Friedkin si è preso la Roma: Pallotta ha firmato l’accordo

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Di Redazione Metropolitan

Adesso il passaggio di consegne è davvero reale: Dan Friedkin ha firmato i contratti d’acquisto con James Pallotta, ormai ex proprietario del club giallorosso. La Roma passa di mano. La trattativa si è definitivamente sbloccata nella notte appena passata. I giallorossi, all’alba dell’importante match di Europa League contro il Siviglia, cambiano proprietario.

La notizia era nell’aria da diversi giorni, ormai. Dopo aver condotto una lunga ed estenuante trattativa con l’ormai ex numero dei capitolini, nella notte è stato raggiunto il definitivo accordo tra le parti in quel di New York: la Roma passa in mano al Friedkin Group. James Pallotta ha alzato definitivamente bandiera bianca accontentando tutto il gruppo d’investitori che ha capeggiato per moltissimi anni: l’ormai ex presidente era rimasto il solo a voler tenere l’asset Roma mentre il consorzio spingeva per liberarsi del club della capitale d’Italia. La cessione della Roma a Friedkin adesso è ufficiale.

La trattativa ha subito un’accelerata decisiva dopo l’uscita di scena definitiva del gruppo d’investitori del Kuwait guidato da Al Baker che, dopo aver analizzato i conti ed espresso il suo interesse per la Roma, non ha dato seguito alla volontà di prendere i capitolini. Troppo corti, secondo le fonti arabe, i tempi per tentare l’acquisizione della società che porta il nome della capitale d’Italia.

Friedkin Roma (Il Romanista)
Friedkin

Cessione Roma a Friedkin: chi è il texano?

Negli Stati Uniti è stato firmato un contratto d’acquisto con il magnate texano che diventerà il secondo proprietario statunitense della storia romanista, terzo presidente consecutivo a stelle e strisce. Ma chi è Dan Friedkin, il nuovo proprietario della Roma? È un magnate è a capo di un impero con 5.600 dipendenti. Possiede anche una catena di alberghi di lusso ed è partner commerciale degli Houston Rockets.

Diventerà il terzo proprietario più ricco della Serie A dopo Andrea Agnelli (Juventus) e Zhang Jindong (Inter), almeno secondo Forbes. Il suo impero si fonda sulla distribuzione, in esclusiva, delle macchine giapponesi della Toyota in Texas, Arkansas, Louisiana, Mississipi e Oklahoma.

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