Funivia Stresa-Mottarone: le cause della tragedia

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Di Redazione Metropolitan

Ieri, poco dopo le 12, si è verificata una tristissima tragedia. In Piemonte, in provincia di Verbania, è precipitata una cabina della funivia Stresa-Mottarone con a bordo 15 persone, 13 delle quali morte sul colpo (tra cui un bimbo di 2 anni e uno di 6). Gli altri 2 a bordo, che sono precipitati giù con la ferrovia, sono due bambini di 9 e 5 anni: elitrasportati in codice rosso all’ospedale di Torino, il bambino più grande, che era stato intubato in Rianimazione, non ce l’ha fatta. Sono 5 le famiglie coinvolte.

La funivia è caduta a causa di una rottura di un cavo portante

La cabina era arrivata quasi all’ultimo pilone, erano soltanto 300 i metri che mancavano all’arrivo, quando si è rotto un cavo portante che l’ha fatta precipitare in una zona boscosa. Intanto, la Procura di Verbania ha posto sotto sequestro l’impianto e sta indagando per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose.

Per via del lockdown dell’anno passato, le cabine della funivia erano state tutte smontate, rigenerate e rimontate. Inoltre, il manutentore dell’impianto aveva eseguito dei controlli, prima di far ripartire l’impianto, ma non aveva notato nulla di anomalo. La struttura erano stata, comunque, già posta in manutenzione tra il 2014 e il 2016.

La ricostruzione dell’incidente

In una ricostruzione, effettuata dal Corriere, grazie al racconto di due ragazzi che si trovavano lì per fare trekking, sembrerebbe che i fatti siano andati così: verso le 12 la fune traente si è strappata e a quel punto la cabina ha iniziato a retrocedere velocemente, per 200-300 metri, sull’altro cavo; il sistema frenante, che avrebbe dovuto attivarsi, non l’ha fatto e la cabina è andata a sbattere contro l’altro pilone ed è sbalzata fuori facendo un volo di 15/20 metri e rotolando giù per i boschi di altri 10 metri, fino ad andare a sbattere contro due alberi. Ora, dunque, rimane da chiarire come mai la fune traente si sia spezzata e abbia dato vita a questa tragedia.

Intanto, la Leitner, l’azienda di Vipiteno che ha progettato l’impianto e che si occupa della manutenzione ha dichiarato che nell’ultimo controllo effettuato a novembre 2020 non si erano riscontrate anomalie nel sistema: “L’ultimo controllo magnetoscopico della fune è stato effettuato a novembre del 2020 e gli esiti dello stesso non hanno fatto emergere alcuna criticità. Il pensiero più profondo e commosso della nostra azienda, che rimane a completa disposizione assieme ai propri tecnici per cercare di individuare al più presto le cause della immane tragedia, va alle vittime, ai feriti e alle loro famiglie e a tutte le comunità coinvolte. La revisione generale, che consiste in una severa revisione dell’intero impianto, dalle cabine ai carrelli, agli argani e alle apparecchiature elettriche, era stata realizzata nell’agosto del 2016. Da allora, ogni anno a novembre, si sono succeduti con regolarità i controlli alle funi. Sempre con esito positivo“.

Lutto cittadino a Stresa

Una splendida domenica di sole da trascorrere in famiglia, tra amici o tra fidanzati, è di colpo tramutata in un’orrenda tragedia che lascia nel dolore più tremendo i familiari delle 14 vittime e anche una popolazione rimasta sconvolta dalla tristissima vicenda.

Per oggi, il sindaco della città di Stresa, Marcella Severino, ha proclamato lutto cittadino e 14 minuti di serrata per le attività.