Il cyberpunk si è fatto realtà: a un anno dal Grande Lockdown, non siamo ancora usciti da uno degli eventi più sconvolgenti di sempre, che cambierà il nostro modo di concepire il mondo. In occasione della pubblicazione della seconda antologia internazionale sul Solarpunk, Future Fiction lancia un contest per raccontare il futuro che verrà.

Il concorso, Dalla disperazione alla strategia – parole e immagini sul futuro, prevede 5 categorie: da un lato le “parole”, ossia flash fiction (storia breve), sinossi di un romanzo o la descrizione di uno scenario solarpunk che seguirà alla pandemia che stiamo attraversando, tutto in massimo 1000 parole; dall’altro, un’immagine per illustrare uno o più concetti solarpunk oppure un breve video su un’idea solarpunk (massimo 30 secondi).

Future Fiction: dettagli sul contest

Il contest inizierà il 25 marzo e durerà fino al 25 aprile: il materiale può essere spedito a info@futurefiction.org oppure caricato sulla pagina dell’evento su Facebook o Instagram usando l’hashtag #solarpunkcontest. Per ogni categoria verrà scelto 1 contributo che riceverà 3 libri in omaggio: la prima antologia internazionale portata in Italia, Solarpunk – Come ho imparato ad amare il futuro, l’antologia Solarpunk – Dalla disperazione alla strategiaI camminatori – I Pulldogs di Francesco Verso, romanzo italiano dello stesso genere.

Perché il contest?

Il concorso viene lanciato per offrire una diversa immagine del futuro con cui raccogliere le migliori energie del presente per cercare di ottenere un futuro più sostenibile ed equo. “Il solarpunk tende a concentrarsi più sulle nostre attuali aspirazioni collettive che sulle nostre ansie – scrive nell’introduzione del libro Jay Springett – il presente è il terreno da cui crescono le sue storie: il collasso della biodiversità, il cambiamento climatico e le sue conseguenti migrazioni multi-specie, l’invecchiamento della popolazione globale, la biotecnologia e altro ancora, diventano lo sfondo di una moltitudine di trame Solarpunk.

Quanto ancora dovremo disperare prima di renderci conto che il futuro non ci verrà dato da nessuno, se non dalla nostra stessa voglia e determinazione di prenderlo e trasformarlo in ciò che desideriamo? In quante altre distopie dovremo vivere prima di rimboccarci le maniche e costruire un futuro migliore per le generazioni a venire? Di fronte alla pandemia, le nostre categorie stanno cambiando in modo radicale: scriviamo insieme il nostro futuro.