La commedia è ormai un territorio ostico, frastagliato, labirintico, spesso arido raramente verdeggiante. La comicità ha attraversato decenni e talenti, situazioni e gag infinitesimali e abituare il pubblico al nuovo facile non lo è di certo. Gabriele Salvatores ci prova col suo nuovo film già in preparazione.
Il regista torna a Trieste per la sua nuova commedia.
Dopo il magnifico “Tutto il mio folle amore”, Gabriele Salvatores ci aveva lasciati con l’intento di girare o meglio dire montare un documentario sulla vita in quarantena stile “Italy in a day”. Lo ritroviamo, invece, a Trieste a girare “Comedians” una commedia a tutto tondo che autorichiama gli albori di carriera se si pensa al primo “Kamikazen – Ultima notte a Milano”. Ancora un gruppo di comici a intrattenere un doppio pubblico quello finto dentro lo schermo e quello vero, noi.
Gabriele Salvatores, colonna portante del cinema italiano, autore della lisergica tetralogia del viaggio e vincitore dell’Oscar con “Mediterraneo”.
“Comedians” è ispirato all’omonimo testo teatrale dell’inglese Trevor Griffiths con il quale il regista si era già confrontato durante i primi anni di sperimentazione a teatro al Teatro dell’Elfo a Milano ottenendo tre anni di repliche. La storia è quella di un gruppo di allievi in scuola serale di comici che decide di partecipare ad un concorso per andare in tv. Gli insegnamenti del maestro e il loro stile saranno messi a duro prova dell’arbitrarietà dell’esaminatore detentore di una comicità personalissima e diametralmente opposta a quella del gruppo.
Il nuovo Gabriele Salvatores sarà una riflessione sulla comicità e sul far ridere con Ale e Franz, Natalino Balasso, Giulio Pranno, Walter Leonardi, Elena Callegari e con la partecipazione di Christian De Sica.
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