È terminato il day 2 delle qualificazioni di Wimbledon, che hanno visto protagonisti, tra gli altri, anche gli ultimi due azzurri superstiti, Federico Gaio e Roberto Marcora. Tuttavia solamente il primo è riuscito a superare il proprio avversario, accedendo all’ultimo turno di qualificazioni. Al 250 di Mallorca invece non è riuscito il colpo a Stefano Treavaglia, battuto in due set da Bautista Agut.

Qualificazioni Wimbledon: Gaio avanti, Marcora si ferma

Grandissima prestazione vincente di Federico Gaio contro Roman Safiullin, dopo che quest’ultimo – decisamente favorito rispetto all’italiano – si era portato in vantaggio di un set. La reazione del faentino arriva subito e forte: dopo un secondo set senza perdere la battuta, Gaio pareggia i conti portando il match al terzo set. Qui è ancora il tennista azzurro l’unico a non subire break, bravo poi ad amministrare il vantaggio acquisito fino alla fine della partita. In finale Gaio si giocherà il primo gettone nel main draw di Wimbledon della carriera contro Denis Kudla. Il 28enne statunitense numero 114 del mondo ieri aveva eliminato un altro italiano, Andrea Pellegrino.

Gioca una partita opposta Roberto Marcora, che, dopo aver vinto in 25 minuti un primo set flash terminato 6-3, subisce la rimonta della testa di serie numero 4 del tabellone, Francisco Cerundolo. Il giovane argentino approfitta di un calo del tennista lombardo alla battuta (pressoché perfetta nel primo parziale) e senza subire break lo raggiunge. Nel terzo set Marcora subisce tre break consecutivi e di fatto consegna la qualificazione nelle mani di Cerundolo. Il fratello di Juan Manuel, alla prima esperienza assoluta sull’erba, domani affronterà il cinese Zhizhen Zhang per cercare di entrare per la prima volta in carriera nel tabellone principale dello Slam londinese

ATP 250 Mallorca: Travaglia cede a Bautista Agut

Per Stefano Travaglia una partita complicata ancora prima che iniziasse quella contro Roberto Bautista Agut. Lo spagnolo si è imposto per due set a zero (6-3, 7-5) e tornerà a giocare una partita di quarti di finale dopo due mesi di una stagione terricola poco fortunata. Esce comunque a testa alta Travaglia, in grado a tratti di mettere in difficoltà l’avversario, rischiando anche due volte di portarsi in vantaggio di un break nel primo set. Alla fine però arriva la sedicesima sconfitta stagionale su 28 partite giocate (comprese le qualificazioni); dopo la storica finale di Great Ocean Road contro Sinner a febbraio, il marchigiano ha inanellato una serie di sconfitte che gli hanno impedito di spingersi oltre il secondo turno di ogni torneo giocato negli ultimi quattro mesi. Forse ripartire dal circuito Challenger potrebbe essergli utile, anche per recuperare qualche posizione in un ranking che adesso lo vede in 86esima posizione.

ENRICO RUGGERI