Cari amici tutti, belli e brutti, eccoci ritrovati al terzo appuntamento della rubrica dedicata a Game of Thrones, la serie a cui siamo tanto devoti; una devozione che a quella di Melisandre nei confronti del suo Dio della Luce suggerisce “levati proprio”. Carichi, entusiasti e ingordi, siamo pronti a regalarvi la nostra recensione a caldo di “The Queen’s Justice”.
La puntata si apre con un Jon Snow, neo re del Nord, approdare sulle coste di Roccia del Drago. Appena arrivato viene quasi assalito da un suo quasi cugino Drogon, che con aria allibita guarda del tipo “Aò, ma che effetti speciali usano qua?! Ma è vero proprio? Posso toccà?! Figo!”
Giunto nella sala del Trono incontra platinina Daenerys Targaryen, sua zia insomma ecco. Come consuetudine, Missandei è costretta, poraccia lei, a prendere ‘na bella boccata d’aria ed elencare TUTTI i santissimi nomi della sua regina: “Siete al cospetto di Daenerys Targaryen Nata dalla Tempesta Khaleesidel Grande Mare d’Erba La non Bruciata Madre dei Draghi..”
In tutto questo, Jon e Davos si guardano straniti del tipo “Oh, ma questa quanti nomi c’ha? Li mortacci. E io mo che faccio? Tutti ‘sti nomi non li ho e so pure bastardo.” Così, Sir Davos è costretto a presentare Jon con un semplice, povero e secco: “Lui è Jon Snow, il Re del Nord.” Alto titolo, parliamo pur sempre di un re, ma tutti sfigurano di fronte a tutti gli appellativi che ha Dany.
Dopo un pò i due iniziano a litigare, che carucci, manco fossero marito e moglie in piena crisi! Ma per fortuna che ci sta Tyrion a risolvere tutto, ancora una volta! Insomma, Jon Snow felice come un bimbo ottiene la pietra per giocare a fare il soldatino, e Dany rimane con un pugno di draghetti in mano, e forse con na mezza cotta per il fascinoso uomo del nord.
Ad Approdo del Re, invece, Cersei si diverte a torturare ed a slinguazzare con la figlia della sua arciviperanemica. Ellaria, bella mia levati che te sbaciucchio fino alla morte pure a te! E, dopo essersi sfogata abbastanza, la nostra Cesira, va a far visita al fratello monco facendogli dono di un gioco de bocca, de mano cioè insomma.. Ha fatto cose che Jaime con la destra non poteva fare più, e che con la sinistra gli escono maluccio. Ce semo capiti no?!
Tornando nuovamente a Nord – mamma mia mi gira la testa ad andare su e giù per tutta Westeros – Bran lo storpio, Il corvo dai Tre Occhi, colui che viaggia nel tempo, manco fosse Laurenti con la macchina del Tempo, fa il suo ritorno a Grande Inverno. E per la gioia di Sansa, che tanto ama suo fratello Jon, pensa l’abbia fatto per rivendicare il suo diritto al trono. E invece no, c’avevi creduto, ingenua di una verginel- ah no.. ‘Nsomma, Bran racconta a Sansa di essere diventato na specie di mago, uno che prevede cose, anche i numeri del lotto.
Scendiamo a sud e torniamo alla Cittadella, dove Sam detto l’Allegro Chirurgo, si becca l’ennesimo cazziatone per aver fatto una cosa giusta. Porello, è così dolce che mi fa quasi pena.
A Castel Granito invece, gli Immacolati, insieme a Maria Vergine, iniziano a conquistare l’inespugnabile fortezza dei micetti dal rosso stendardo. Apparentemente la fortezza non presenta punti deboli, tranne uno: le fogne. Scavate da Tyrion e dai suoi amici a cui non fa alcun accenno, e per me so le Tartarughe Ninja, spiega a Daenerys il modo giusto per espugnare Castel Granito, e di come si è sporcato le mani quando era un giovine sbarbato e pulito.
Ad Alto Giardino, le truppe dei micetti, conquistano la casa dei Tyrell e sir Jaime, son monco io Lannister, avvelena la sexy ex milf, nonna di Margaery, dopo aver saputo che era stata la nonnina ad avvelenare suo figlio Joffrey! E chi se l’aspettava, di solito le nonnine son tanto gentili, ti danno la paghetta e ti nutrono neanche fossi a digiuno da un anno.. A quanto pare non quelle del Trono di Spade!
Raffaello Caruso