Il maltempo ha provocato danni per centinaia di euro nel Gargano. È stata anche l’occasione per far emergere problemi mai risolti della Puglia come il disboscamento, la scarsa manutenzione di strade, corsi d’acqua e l’eccessivo consumo di suolo.

Il maltempo sul Gargano e i guai pugliesi

L'alluvione sul Gargano, i danni e i problemi della Puglia
Alluvione sul Gargano, fonte meteoweb.eu

Un’emergenza causata da “diversi fattori: il disboscamento, causato anche da incendi come quello registrato solo alcuni giorni addietro nei comuni di Vico del Gargano e Ischitella in provincia di Foggia; l’assenza o la scarsa manutenzione dei corsi d’acqua e dei principali impluvi; le mancate manutenzioni delle infrastrutture quali strade, acquedotti, fognature che spesso diventano elementi di amplificazione e/o di innesco di fenomeni di frane; l’inefficiente azione di controllo sulla geomorfologia e l’idraulica di tutto il territorio regionale”. Così Giovanna Amedei, il presidente dell’Ordine regionale dei geologi in Puglia, ha spiegato la cause del disastro ambientale avvenuto nel Gargano dopo la caduta di 250 millimetri di pioggia in sole 8 ore.

È stato inoltre posto l’accento sul problema più grave per la Puglia riscontrato nell’eccessivo consumo di suolo. Dall’Ordine regionale dei geologi in Puglia fanno infatti sapere che l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale annovera la regione pugliese tra quelle a maggior consumo di suolo con +493 ettari utilizzati solo nell’ultimo anno. Un fatto che certamente ha contribuito ad aumentare i danni causati nel Gargano.

La conta dei danni

I danni causati dall’ultimo alluvione nel Gargano ammontano a centinaia di euro. Tra le zone colpite anche quelle già danneggiate nel 2014 e che attendevano interventi di risanamento. “I danni sono incalcolabili. In otto ore sono scesi circa 250 millimetri d’acqua. La strada Pedegarganica è sommersa. Sono stati tratti in salvo alcuni automobilisti dalle proprie auto ricoperte di acqua in località Villanova. Sempre lì un’azienda agricola non esiste più, spazzata dalla furia della pioggia. Una decina quelle che hanno subito danni. La Protezione Civile ci ha appena a informato che il fiume Candelaro è ora sotto controllo e non sono più previste piene”, ha fatto sapere infatti il sindaco di Rignano Garganico, Luigi di Fiore.

Stefano Delle Cave