Sono circa le 23:30 in Italia quando l’esercito israeliano annuncia su Twitter l’attacco via terra a Gaza. È il quarto giorno di guerra sul territorio da sempre martoriato da conflitti. Lo scontro riprende infatti, dopo anni, anche su Gerusalemme con raid aerei e non solo. Così, dopo che l’esercito israeliano era riuscito a penetrare nella Striscia di Gaza, alle 23:54, il premier israeliano Netanyahu ha commentato: «Ho detto che avremmo fatto pagare ad Hamas un prezzo carissimo e sta succedendo».

Davanti alle centinaia di razzi delle ultime ore a nulla sono servite le parole di preoccupazione espresse da Papa Francesco. Del resto, il Capo di stato maggiore Benny Gantz, da Ministro della difesa di Netanyahu, nei giorni scorsi ha richiamato circa 9 mila riservisti e cancellato le licenze di libera uscita a tutti i soldati. E se nelle prime fasi di battaglia i raid erano condotti dall’aviazione, nella notte sembrerebbero essere intervenuti anche i carrarmati a bombardare i villaggi a nord della Striscia. Oggi, quindi, Gaza si sveglia nelle macerie.

L’inizio degli attacchi

Anche il portavoce delle forze armate Jonathan Conricus aveva annunciato all’agenzia France Presse che l’incursione di terra era iniziata: «I nostri soldati sono penetrati nella Striscia». L’attacco è iniziato dopo che, nel pomeriggio, i portavoce avevano già spiegato che le truppe ammassate sul confine di Gaza si stavano preparando e stavano studiando il campo di battaglia. Alle 23.26, ora italiana, l’esercito israeliano entra a Gaza. È a questo punto che arrivano le prime parole di commento del premier israeliano: «Avanti fino a che sarà necessario»

Gaza a ferro e fuoco nella notte

Oltre 150 i raid aerei su Gaza in pochi minuti dall’inizio dell’apertura del fuoco. Le forze israeliane hanno poi ordinato, a chiunque si trovasse entro 4 km dalla frontiera, di «entrare in un rifugio e restarvi fino a nuovo ordine». Nella notte lanciati oltre 50 razzi. All’1:40 ora italiana, dopo che tutti i più grandi quotidiani del mondo (dal “NY Times” al “Guardian”) avevano aperto con le operazioni di terra israeliane, l’esercito cambia versione e commenta: «Contrariamente a quanto comunicato in un primo momento, non ci sono truppe di terra all’interno della Striscia di Gaza». L’aviazione e le truppe di terra, stando a Conricus, avrebbero “solo” condotto attacchi su obiettivi nella Striscia». Alle 5.40 altre sirene annunciavano razzi suonano nelle comunità israeliane vicino a Gaza.

Le vittime

Inutili, al momento, i tentativi di mediazione americani messi in atto dal Presidente Biden. Alle 20:10 ora italiana un obice dell’artiglieria israeliana avrebbe centrato una casa a nord di Gaza, i morti — secondo fonti palestinesi — sono 11, tra loro anche bambini. Dall’inizio delle ostilità le vittime a Gaza sono oltre 100, tra loro 27 minori. Tuttavia, nella notte, il Ministero della Salute di Gaza ha dovuto aggiornare la conta dei morti che attualmente ammonta a 109 morti, 28 dei quali bambini. Salgono invece a 621 i feriti. Da lunedì sono stati sparati oltre 1.400 razzi, le sirene hanno risuonato 5 mila volte. Strage anche nel villaggio Um el-Nasser: 11 palestinesi sono rimasti uccisi e 50 feriti. Poco dopo la mezzanotte è stato convocato il Consiglio di Sicurezza ONU per domenica alle 16 ora italiana.

di Serena Reda