Torna Gazzelle a Roma con il suo nuovo tour Post Punk, martedì 28 gennaio al Palalottomatica registrando un altro sold out.

Il tour del cantautore romano è già partito da qualche mese, accompagnando il suo nuovo album “Post punk” con l’etichetta Maciste dischi, riedizione del precedente album che conteneva la maggior parte dei suoi successi, aggiungendo al cd alcuni nuovi pezzi, tra cui Settembre e Polynesia.

Gazzelle si riconferma un fenomeno consolidato, stando a quanto erano potenti i cori dei suoi fan e ad un palazzetto che non ha tardato a far sentire la propria voce. Gazzelle raccoglie tutti, dagli adolescenti a ragazzi più grandi, e non è difficile capirne il motivo. Romano, trent’anni, dà voce ad ansie, paure, delusioni, quelle di una generazione che si raccoglie davanti ad un’unica certezza: l’incertezza degli anni che stanno vivendo. Flavio Pardini, in arte Gazzelle, racconta una generazione difficile, in bilico tra sogni e fragilità, si chiude dietro ai suoi occhiali scuri e canta con voce sicura frasi semplici, quelle che ognuno di noi vorrebbe avere il coraggio di raccontare, davanti a un drink, magari proprio in un bar. La forza del suo live sta nel raccontare storie, è facile ritrovare elementi della propria vita, da un giro di gin, a qualche sigaretta, da una delusione, alla voglia di star bene in un mare di male. Parla di ragazze sulle scale, ferme nelle loro vite, con la testa tra le mani, tra cartine perse e tasche vuote. Tra voglia di reagire, e voglia di rimanere chiusi in casa, con le lacrime in un fazzoletto lasciato distrattamente chissà dove.

Gazzelle sbalordisce il Palalottomatica in una sera fredda di gennaio, con una scaletta ricca di successi e di canzoni che volano leggere, con la sua band che lo accompagna in ogni data, che più che una band è una famiglia. Leggero e d’impatto il quartetto d’archi che ha accompagnato il medley di canzoni più intime del cantautore, che sicuramente è stato il momento di punta del concerto di martedì 28. Sorpresa sul palco per tutti i fan è stato il duetto con Tommaso Paradiso sulle note di Sopra, uno dei grandi successi di Gazzelle. E Flavio ringrazia sua madre che è lì tra il pubblico, sulle note di Coprimi le spalle, dedicando quella canzone a lei e a tutte le donne presenti quella sera. E’ a lei che a casa cantava quella canzone, ancora e ancora. E ringrazia ancora sua mamma perché è naturale, “è lei che mi ha messo al mondo”, dice.

Gallery a cura di Giusy Chiumenti.

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