Sembrava che il lancio non dovesse avvenire prima del 2024, invece a sorpresa è stata annunciata Gemini, la nuova intelligenza artificiale di Google. Che con orgoglio presenta uno strumento potente e multimodale.

Cos’è Gemini di Google e come dovrebbe funzionare

A cominciare dal 6 dicembre, il chatbot Bard utilizzerà una versione dedicata di Gemini Pro per ragionamenti avanzati. Sarà disponibile in inglese in più di 170 paesi e territori, con la previsione di aggiungere ulteriori lingue nei prossimi mesi. Nel 2024, Gemini sarà disponibile su più prodotti e servizi Google tra cui ricerca, Chrome e videochat. Per l’occasione, l’azienda ha presentato anche CloudTpu v5p, un nuovo sistema progettato per addestrare più velocemente i modelli di intelligenza artificiale.

“Gemini è il modello IA più capace e potente che abbiamo mai costruito. È progettato fin dalle sue fondamenta per essere multimodale e ottimizzato per tre diverse dimensioni: Ultra, Pro e Nano” ha spiegato Sundar Pichai, Ceo di Google e Alphabet in una nota ufficiale. Nella pratica, l’IA può comprendere e produrre contenuti sia testuali che in foto, video e audio, oltre che a sviluppare codice informatico da sé. “Quello di oggi è un traguardo significativo per lo sviluppo dell’IA, e l’inizio di una nuova era”

La prima versione di Gemini è stata pensata per funzionare su dispositivi differenti, dagli smartphone ai data center. Per questo, Google ha distinto tre livelli differenti. Il primo, Ultra è dedicato a compiti complessi. Gemini Pro può esser applicato per attività di media dimensione mentre Nano funzionerà su singoli dispositivi. Nella realizzazione di Gemini, Google ha mantenuto il focus sulla sicurezza: “In ogni fase del suo sviluppo, prendiamo in considerazione i rischi potenziali e lavoriamo per testarli e mitigarli”.

Fonte: Ansa.it

Marianna Soru

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