L’estroso attore statunitense compie oggi 90 anni, sessanta dei quali passati sui set cinematografici. Metropolitan Magazine rende omaggio a Gene Hackman ripercorrendo i passi fondamentali della sua carriera.

Gene Hackman in "Gangster Story" - immagine web
Gene Hackman in “Gangster Story” – immagine web

La carriera di Gene Hackman inizia negli anni Sessanta, recitando in alcuni musical.
Ma comincia a farsi notare sul grande schermo interpretando spesso e volentieri il ruolo del cattivo. I suoi personaggi sono corrotti e spietati, privi di morale ma in compenso dotati di un preponderante e cinico sarcasmo.
Nel 1967 la sua prima nomination, agli Oscar e ai Golden Globe, come miglior attore non protagonista per il ruolo di Buck Barrow in Gangster Story.

Gene Hackman in "Il braccio violento della legge" - immagine web
Gene Hackman in “Il braccio violento della legge” – immagine web

La statuetta viene conquistata nel 1972: è il miglior protagonista di quell’anno, per il ruolo di Popeye Doyle in Il braccio violento della legge (1971).
La fama è ormai conquistata: ciò gli garantisce ruoli da protagonista in cui può dare vita a magistrali e memorabili interpretazioni. È il caso di La conversazione (1974), di Francis Ford Coppola.
Nello stesso anno si ritaglia uno spazio per le interpretazioni comiche: è (irriconoscibile) l’eremita cieco in Frankenstein Junior.

Willem Defoe e Gene Hackman in "Mississippi Burning - Le radici dell'odio" - immagine web
Willem Defoe e Gene Hackman in “Mississippi Burning – Le radici dell’odio” – immagine web

Nel 1978 si aggiudica il ruolo di Lex Luthor nella serie cinematografica di Superman, interpretando il villain fino al 1987 (anno di uscita di Superman IV).
Ma quella che viene ricordata come una delle performance migliori della sua carriera avviene dieci anni dopo: per Mississippi Burning – Le radici dell’odio Hackman vince l’Orso d’argento alla Berlinale, oltre a ricevere una quarta nomination agli Oscar.

Morgan Freeman, Gene Hackman e Clint Eastwood in "Gli spietati" - immagine web
Morgan Freeman, Gene Hackman e Clint Eastwood in “Gli spietati” – immagine web

La seconda statuetta se la aggiudica nel 1993, grazie a Gli spietati (1992), dove recita accanto a Morgan Freeman e Clint Eastwood.
La performance gli vale il Golden Globe, così come quella per il ruolo di Royal Tenenbaum in I Tenenbaum di Wes Anderson (2001), ulteriore ruolo più leggero e “frivolo” della sua carriera.

Robin Williams, Gene Hackman (con il Golden Globe alla carriera) e Michael Stock - immagine web
Robin Williams, Gene Hackman (con il Golden Globe alla carriera) e Michael Stock – immagine web

Nel 2003 riceve il Golden Globe alla carriera, per gli oltre 40 anni di contributo all’industria cinematografica. L’anno successivo, ospite da Larry King, afferma di non avere in cantiere ulteriori progetti, e nel 2008 annuncia il suo definitivo ritiro dalle scene.
L’anno seguente prende parte, insieme ad altre star di Hollywood, al documentario I know it was you, in ricordo di John Cazale.

Chiara Cozzi

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