George Benson nasce a Pittsburgh nello stato della Pennsylvania il 22 Marzo del 1943 ed è considerato uno dei più grandi chitarristi della storia del Jazz. Vanta uno stile completamente di sua invenzione, che nessun’altro può eguagliare, ed oltre a ciò ha doti di grande cantante. La sua voce infatti raggiunge le 3/ottave e ci delizia con il Pop, col il Jazz, con lo Swing e con il R & B. Si ispira a due leggendari chitarristi come  Wes Montgomery e Charlie Christian. C’ è una bella definizione di George Benson, di Ken Burns, grande storico del jazz: «Se nel jazz esiste qualcuno che ha fatto quello che hanno fatto i Beatles nel pop, questo è George Benson». 

George Benson e gli anni ’80

Benson collaborò con vari artisti come Miles Davis , Herbie Hancock e Jimmy Smith. Ma è nel 1976 che arriva la svolta con l’album Breezin’, e il suo singolo This Masquerade ebbe tale successo da far guadagnare il Grammy Award al cantante. Nel 1979 uscì l’album doppio Livin’ Inside Your Love che lo consacrò al successo definitivo. Nel 1979 Bob fu scelto per il suo film All That Jazz, vincitore di quattro premi oscar e Palma d’oro al Festival di Cannes.E’ nel 1980 invece che registrò la canzone The Greatest Love of All, per il film con Muhammad Ali. Non da subito apprezzata, ma successivamente cantata da Whitney Houston arrivò in vetta alle classifiche. Alla fine degli anni ’80 Benson si ritrovò a duettare con famose star quali Aretha Franklin e Chaka Khan e partecipò ai più importanti Jazz Festival mondiali.

Gli anni 2000

Nel 2004 esce l’album Irreplaceable. La penultima produzione discografica esce nell’ottobre del 2006. Di intitola Givin’ It Up ed è condivisa con il cantante Al Jarreau. Nel giugno del 2013 esce il suo nuovo album Inspiration – A Tribute to Nat King Cole. Basta considerare le diverse categorie in cui ha vinto i suoi dieci Grammy (con venticinque nominations) per comprendere che pochi come lui hanno saputo compiere una sintesi virtuosa e artisticamente rilevante tra le varie anime della Black Music. E’ stato ed è ancora uno dei pochi che riesce a inglobare in maniera coerente molti degli stili che compongono quel grande contenitore che è la musica afro-americana. Notando come sia sempre uno dei più raffinati ed eleganti chitarristi della scena mondiale.