La Commissione Parlamentare in Georgia pronta a votare di nuovo rispetto alla cosiddetta “Legge Russa”, ovvero la legge sugli agenti stranieri.

Una commissione del parlamento georgiano ha respinto il veto presidenziale alla controversa legge sugli agenti stranieri. La presidente Salome Zourabichvili ha bloccato il disegno di legge la scorsa settimana, ma il governo ha i numeri sufficienti per annullare il veto. A breve è prevista una nuova votazione.

Lunedì, il comitato giudiziario del parlamento georgiano ha respinto il veto presidenziale alla legge sugli agenti stranieri, nota anche come “legge russa”. La decisione del comitato apre la strada a una votazione dell’intera legislatura prevista per martedì. In questa votazione, il parlamento potrà annullare il veto della presidente Zourabichvili.

Preoccupazioni sulla libertà di stampa:

Secondo la presidente Zourabichvili e molti critici, la legge limiterebbe la libertà dei media e ostacolerebbe l’accesso alla giustizia. Questo potrebbe compromettere le possibilità della Georgia di entrare nell’Unione Europea. La legge prevede che media e organizzazioni non governative che ricevono più del 20% dei loro fondi dall’estero debbano registrarsi come “soggetti che perseguono gli interessi di una potenza straniera”. Gli oppositori chiamano questa legge “legge russa” per la sua somiglianza con la legislazione adottata a Mosca nel 2022.

Conflitto tra Presidente e Primo Ministro in Georgia sulla “Legge Russa”

Domenica, durante la cerimonia per la Giornata dell’Indipendenza della Georgia, la presidente Zourabichvili e il primo ministro Irakli Kobakhidze si sono criticati a vicenda. La tensione tra i due leader sottolinea le profonde divisioni politiche nel paese. Con una maggioranza parlamentare, il governo potrebbe facilmente rimuovere il veto e far passare la legge, nonostante l’opposizione presidenziale e le preoccupazioni internazionali.

Perchè è importante parlare della Georgia e della legge sugli agenti stranieri:

La situazione in Georgia riflette le tensioni tra il governo e le istituzioni democratiche. La legge sugli agenti stranieri ha suscitato forti reazioni sia a livello nazionale che internazionale. La possibilità di limitare la libertà di stampa e ostacolare l’accesso alla giustizia rappresenta un passo indietro per la democrazia nel paese. La comunità internazionale osserva con attenzione, preoccupata per le implicazioni che questa legge potrebbe avere sul futuro democratico della Georgia e sulla sua aspirazione di entrare nell’Unione Europea.

Maria Paola Pizzonia, Autore presso Metropolitan Magazine

Seguici su Google News