Ghali | DNA, giù la maschera nel suo nuovo album

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Di Redazione Metropolitan

DNA è il titolo del nuovo album di Ghali, in uscita il 21 febbraio per Atlantic/Warner Music Italy/Sto Records. Dopo il successo di Album, con cui ha debuttato nel 2017, il cantante di origini tunisine nato a Milano torna con un secondo album in cui desidera mettersi a nudo e raccontare un periodo di cambiamento interiore avvenuto dopo il successo.

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Copertina di DNA (fronte), il nuovo album di Ghali in uscita il 21 febbraio per Atlantic/Warner Music Italy/Sto Records (Photo credits: profilo instagram @ghali)

DNA: 15 tracce, tra featuring e produzione musicale d’eccellenza

DNA è composto da 15 tracce che includono featuring con artisti italiani e internazionali, mentre la produzione d’eccellenza vanta i nomi di alcuni dei più importanti producer e musicisti di oggi. Tra di essi: Antonio Canova, Mace, Sick Luke, Venerus, Zef, Merk & Kremont, badhabit, M.B., Mamakass, AVA, tha Supreme, Bijan Amir, Mr Eazi e Swan.

Atteso con fervore, DNA è stato anticipato da Flashback, il primo singolo estratto a novembre, e da Boogieman, il secondo singolo uscito a gennaio in collaborazione con Salmo, che in poco tempo è diventato una hit certificandosi disco d’oro.

Un lavoro circondato da curiosità e che ha creato tanto hype a cui hanno contribuito l’utilizzo di Good Time nella pubblicità della BMW Serie 1, il featuring di successo con Salmo e soprattutto la partecipazione di Ghali come ospite al Festival di Sanremo. La performance infatti è diventata virale per la finta caduta di uno stuntman sulle scale dell’Ariston, rappresentando metaforicamente il periodo di crisi avvenuto durante questi anni, la caduta e poi il coraggio di rialzarsi.

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Ghali durante l’esibizione al Festival di Sanremo 2020 (Photo credits: profilo instagram @ghali)

Infine anche il progetto grafico è armonizzato in un lavoro coerente che descrive quindi, come ha dichiarato lo stesso artista, un viaggio in tutti i sensi, un percorso biografico in musica e in immagini. Il punto di partenza è proprio la copertina del disco in cui Ghali si toglie la maschera (concetto ripreso anche nell’esibizione a Sanremo) per mettersi a nudo e mostrare veramente se stesso.

In DNA Ghali affronta le tematiche centrali che contraddistinguono la sua musica, ossia la diversità, l’immigrazione, l’amore, il bullismo, la società contemporanea. Al contempo però quest’ultimo lavoro racconta anche il periodo di profondo cambiamento interiore che Ghali ha attraversato, tra successo, soldi e voglia di riscatto.

Abbiamo ascoltato DNA e questo è il breve racconto track by track.

Ghali: DNA track by track

L’album inizia con Giù per terra, una riflessione sulle dinamiche relazionali della società contemporanea, le cui difficoltà sembrano venire espresse dai bassi e dalle distorsioni elettroniche.

Boogieman è il secondo singolo estratto dall’album, uscito il 17 gennaio. Complice un ritmo molto pop, quasi dance, l’alta rotazione in radio, ma soprattutto la presenza di Salmo (che ormai trasforma in un successo qualsiasi cosa tocchi), il brano in poche settimane è stato certificato disco d’oro. Piccola controversia da parte dei bacchettoni che hanno criticato le barre di Salmo “Chiama il vecchio Salmo e digli che mi dispiace / Sono diventato tutto ciò che ho sempre odiato / E mi piace”, ai quali ha dovuto rispondere lo stesso rapper tramite alcune storie su instagram per specificare che non si riferiva alle accuse di essere diventato commerciale, ma ai soldi e allo stile di vita migliore che adesso può condurre.

Title track che dà il nome all’album, DNA è probabilmente il brano più intimo di tutto il disco. In essa Ghali parla di come il successo ha cambiato la sua vita in modo sia positivo che negativo, offrendogli nuove opportunità economiche e professionali, ma anche tante ansie e inquietudini personali.

Anche in Good Times (già citata per lo spot BMW) Ghali parla con sincerità esprimendo il proprio desiderio di scrollarsi da dosso certi dettami della notorietà. Sonorità allegra e fischiettio spensierato: positive vibes cercasi.

Jennifer vede la collaborazione di Soolking, all’anagrafe Abderraouf Derradij, un rapper e ballerino algerino, all’inizio conosciuto con il nome MC Sool. Ritmi pop si mescolano a sonorità arabe, fondendo insieme le diversità di Italia, Tunisia e Algeria. Il risultato è un impasto musicale e linguistico molto interessante.

Segue 22:22, una canzone d’amore cantata a braccia spalancate, discreta.

In Fast Food invece si susseguono ricordi del passato e riflessioni sul presente, attraverso i quali Ghali si rende conto di quanto sia cambiata la sua vita, pur conservando intatta la sua voglia di rivalsa.

Un altro featuring molto interessante è Marymango, scritta e prodotta con tha Supreme. Sembra quasi che il giovane golden boy abbia continuato, seppur con modalità musicali e vocali differenti, quella ricerca sperimentale potenzialmente offerta dalla trap che proprio Ghali in un certo modo aveva iniziato. Il pezzo a metà si spezza in due parti ed è come se avessimo due mini canzoni.

La traccia successiva, Flashback, non è solo il primo singolo estratto dell’album, ma anche il cuore di DNA, per musica, testo e contenuti. Impostazione nettamente rap/trap, ritornello cantabile e melodico, racconti di vita personale: sono le coordinate con cui abbiamo conosciuto Ghali agli albori, il biglietto da visita con cui si è presentato.

Da qui in poi il disco comincia a perdere un po’ interesse, ma i pezzi sono comunque tutti da registrare. In Combo Ghali collabora con Mr Eazi, il pioniere della musica Banku, un suono fusion in cui progressioni e schemi di accordi nigeriani si mescolano con ritmi e lingue. E’ la piena dimostrazione di una diversità valorizzata con orgoglio non solo grazie ai contenuti, ma anche grazie alla musica stessa.

Extasy non parla di droga, ma di una ragazza a cui è dedicata la canzone paragonata alle pasticche, mentre la successiva Barcellona sembra una canzone di Coez con una strofetta rap.

Di Cuore a Destra annotiamo le rime orecchiabili, il pop che un po’ ci ha stufato e il fatto che non parla di politica, ma della forza nel dover combattere gli attacchi e le critiche.

Scooby è un pezzo da 1 kg di trap di gran qualità. Produzione: Sick Luke, una certezza nella vita.

L’ultima traccia che chiude DNA è Fallito, una sorta di the dark side of essere diventato un artista famoso, con tutte le critiche, le difficoltà e la stanchezza che ne deriva.

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Copertina di DNA (retro), il nuovo album di Ghali in uscita il 21 febbraio per Atlantic/Warner Music Italy/Sto Records (Photo credits: profilo instagram @ghali)

Concludendo, in DNA Ghali sicuramente porta tutte le sue venature trap e hip hop da cui è nato, ma ormai si stabilisce in un ambiente pop. In parole povere: è più di qua che di là. Nulla di eccezionale, ma senza dubbio un validissimo gradino in più del suo percorso artistico e personale, sia per l’aspetto musicale che per quello testuale.