Giancarlo Magalli ha due figlie Manuela e Michela, rispettivamente di 51 e 29 anni, nate dai matrimoni con le ex mogli Carla Crocivera e Valeria Donati
L’amatissimo conduttore sarà tra gli ospiti della puntata odierna di Domenica In, in onda a partire dalle 14:00 su Raiuno. Poco dopo le prime nozze con Carla Crocivera arrivava nel 1972 Manuela Magalli. La donna che adesso ha 51 anni ha vissuto sempre lontano dai riflettori : riservatissima anche sui social, lavora come consulente assicurativo. Non ha mai dichiarato di essersi sposata o di avere una relazione in corso, e probabilmente non ha figli. Ha un profilo Instagram su cui condivide molte foto e frasi motivazionali, ma non è molto seguita. Conta circa 1000 followers. Riguardo alla sua infanzia, Manuela ha raccontato in alcune interviste di aver sofferto l’assenza del padre durante l’infanzia quando in quel periodo avviava la sua carriera nel mondo televisivo. Il presentatore a riguardo dichiarava sulle pagine di Gente: “Con Manuela, per la verità, non sono stato un papà presentissimo: è nata nel 1972, io all’epoca lavoravo tanto, facevo Giochi senza frontiere, ero spesso all’estero. Ho cominciato a godermela quando aveva undici anni“
Giancarlo Magalli chi sono le figlie e cosa fanno
La secondogenita di Giancarlo Magalli, Michela nasce nel 1994 dal matrimonio tra il presentatore e l’ex moglie Valeria Donati. A differenza della maggiore, la 29enne vive sotto i riflettori, lavorando come creatore ed ha un nutrito seguito (oltre 30k followers). Sulla sfera sentimentale, appare felicemente fidanzata con il fotografo e videomaker Luigi Pica. Rispetto alla prima paternità (Magalli era anche giovanissimo quando arrivava Manuela), con Michela l’approccio è stato differente: “Ci sono stato da subito: ho cambiato i pannolini, l’ho vissuta quotidianamente fino a quando io e Valeria ci siamo separati. Nostra figlia aveva 13 anni ed è andata a vivere con la mamma” Il volto televisivo è apparso insieme alle figlie sui social in diverse occasioni ed al suo ritorno sul piccolo schermo dopo lo stop imposto dalla scoperta del linfoma non Hodgkin di circa un anno. In occasione dell’intervento a Verissimo insieme al padre e la sorella maggiore, Michela aveva scritto su Instagram:
Un anno fa non sapevo cosa fosse un linfoma non-Hodgkin a grandi cellule b, non sapevo cosa fosse una febbre neoplastica, non sapevo neanche come fosse fatto un reparto oncologico. Adesso lo so, perché il linfoma ha colpito l’uomo che amo di più al mondo: il mio papà. Sono stati mesi di pianti, di paura, tanta paura; ma anche di speranza, di abbracci lunghi e silenziosi, di comprensione.
Sono stati momenti delicati, e abbiamo preferito viverli tra di noi, in famiglia. Ho vissuto il senso di impotenza e il senso di responsabilità, il batticuore durante viaggi in ambulanza mentre sentivo mancare la terra sotto i piedi, la paura di non rivedere più il mio papà. Ringrazio il reparto di oncologia ed ematologia del Gemelli, ogni attenzione è stata una carezza. Ringrazio i medici, gli infermieri, gli OSS che ci hanno accompagnato lungo questa strada piena di ostacoli. Ringrazio il mio papà per avermi insegnato a essere forte. Ogni giorno della mia vita sono grata per la mia famiglia, e oggi non potrei esserlo di più.
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