La programmata udienza per il processo contro l’uomo incriminato per l’omicidio dell’ex premier Shinzo Abe è stata rinviata a a causa di un allarme bomba.
Gli allarmi bomba non sono frequenti nel perentorio Giappone, ma in deroga allo stoico principio di zelo e precisione giapponese, a causa di un oggetto sospetto potenzialmente pericoloso e non ben identificato trovato al Tribunale di Nara, la programmata udienza per il processo contro l’uomo incriminato per l’omicidio dell’ex premier Shinzo Abe è stata rinviata.
Il fatto
Le autorità nella giornata del 12 giugno, a partire dalle 15 locali (8 del mattino italiane) sono state costrette a intervenire impiegando una unità specializzata per la gestione di ordigni a causa di una borsa sospetta lasciata incustodita.
In quelle ore si sarebbe dovuta svolgere l’udienza preliminare per il processo contro il 42enne Tetsuya Yamagami, accusato di aver sparato e ucciso l’ex premier giapponese durante un discorso elettorale nell’estate del 2022.
L’assassinio di Shinzo Abe
La risonanza mediatica dell’evento rese gli eventi intorno all’omicidio. L’assassinio avvenne l’8 luglio 2022 alle ore 11:30 nella città di Nara, dove si era recato per un comizio elettorale. Durante l’intervento fu raggiunto da due colpi d’arma da fuoco esplosi da Tetsuya Yamagami, un ex-militare della marina di circa 40 anni.
Il movente dell’assassino fu ricondotto, stando alle ricostruzioni delle autorità sulla base delle dichiarazioni del killer e delle indagini, ad un presunto legame tra lo stesso ex-premier e una setta religiosa che lo stesso Abe avrebbe promosso all’interno del paese.
Seguici su Google News.
