Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha formalmente deciso di indire elezioni anticipate per il 22 ottobre, forte dei sondaggi favorevoli.

L’agenzia Bloomberg lo aveva anticipato quattro giorni fa, ma solo ieri è stata data la notizia ufficiale: il premier giapponese Shinzo Abe ha deciso di indire le elezioni anticipate per il prossimo 22 ottobre. I cittadini del paese del Sol Levante saranno quindi chiamati alle urne per rinnovare il parlamento in anticipo rispetto alla naturale scadenza della legislatura, prevista nel 2018.

I sondaggi più recenti danno Abe in netta risalita, legati soprattutto al momento di tensione internazionale con la vicina Corea del Nord. L’attuale premier giapponese vorrebbe quindi sfruttare questo momento favorevole, approfittando anche della debolezza delle opposizioni, per ottenere una maggioranza molto forte in parlamento.

Secondo quanto ipotizzato da Repubblica, ma anche dalla stessa Bloomberg, Abe punterebbe ad una maggioranza molto ampia (quella dei due terzi dei membri del parlamento) per poter riformare la costituzione di stampo nettamente pacifista del paese e poter attuare un profondo piano di riarmo dell’esercito per poter fare fronte alle crescenti tensioni con Pyongyang in primis, ma non solo. Vi sono anche gli attriti con la Cina e la Russia per i numerosi arcipelaghi contesi, ricchi di risorse naturali.

La Camera bassa del parlamento sarà sciolta giovedì, mentre la campagna elettorale inizierà il 10 ottobre. Queste elezioni, oltre ad essere un test sulla politica estera della “diplomazia forte” promossa da Abe, saranno anche un banco di prova importante per la sua politica economica.

Il Sole 24 Ore parla infatti di una imminente manovra fiscale da 2.000 miliardi di yen (circa 15 miliardi di euro), destinati principalmente alle imprese per migliorarne la produttività, ma anche all’educazione e alle famiglie. 

Tuttavia, il cammino per la rielezione di Abe è ricco di insidie. La principale viene da un ex membro del suo partito, la governatrice di Tokyo Yuriko Koike, che ha appena fondato un nuovo movimento (Kibo no To, letteralmente “Partito della Speranza”). La Koike, forte della sua grande popolarità – che le ha consentito di conquistare lo scranno di governatrice con una larghissima maggioranza di voti -, ha deciso di sfidare il premier uscente. Secondo un sondaggio uscito nel weekend, la nuova formazione sarebbe accreditata di circa l’8% dei consensi. 

Un consenso destinato a crescere, dato che anche altri membri del partito di governo hanno deciso di puntare sulla Koike, mentre sembrerebbe che anche alcuni big del Partito Democratico (principale forza di opposizione) sarebbero attratti dall’idea di convergere su di lei.

Su tutto pesa comunque l’incognita degli indecisi, calcolati intorno al 40% degli elettori. Una bella gatta da pelare per Abe, senza dubbio. Si prospetta una campagna elettorale molto dura e senza esclusione di colpi.

Lorenzo Spizzirri