Dal 30 luglio all’8 agosto si potrà entrare nella “selva selvaggia e aspra e forte” di Dante grazie ad “Estaselvaselvaggia”, lo spettacolo sulla Divina Commedia con Clemente Pernarella e Melania Maccaferri, nella meravigliosa cornice del Giardino di Ninfa (Cisterna di Latina).
La magia che unisce letteratura e teatro nasce da un’idea del regista e attore Clemente Pernarella, con la collaborazione del Teatro Fellini di Pontinia e la Fondazione Roffredo Caetani.
La Divina Commedia nel teatro moderno: l’importanza della comunicazione e l’inclusività di genere nei ruoli
Il regista e attore Clemente Pernarella, dopo il successo dell’Orlando Furioso, ha deciso di omaggiare nuovamente la letteratura italiana, portando in scena la Commedia di Dante in occasione del settecentesimo anniversario della sua morte.
L’intento della rappresentazione è quello di incuriosire il pubblico, grazie alla potenza evocativa della comunicazione e del linguaggio. La musicalità degli endecasillabi e gli studi sulla voce degli attori aiutano a rendere il tutto estremamente fruibile. Dal palco i versi arrivano diretti e fulminei, lo spettatore si ritrova catapultato nell’Inferno dantesco. L’atmosfera è raccolta e rarefatta grazie alla natura selvaggia che circonda il Giardino di Ninfa, insieme al gioco di suoni e luci.
Uno degli elementi più innovativi dello spettacolo è la scelta di affidare la parte di Virgilio ad una donna, Melania Maccaferri, interprete anche di Beatrice. Il regista spiega il motivo affermando che Virgilio e Beatrice si equivalgono: sono figure essenziali per Dante, soprattutto dal punto di vista emotivo. Non hanno bisogno di distinzioni di genere. Beatrice e Vigilio supportano Dante, lo guidano insieme nel suo viaggio. Rappresentano le persone sulle quali facciamo affidamento nel quotidiano, lasciandoci ispirare e influenzare, a prescindere dall’identità e dal genere. Ecco perché tutto può essere racchiuso in un unico ruolo: madre, padre, amante, amico, mentore, guida. Ecco perché Beatrice e Virgilio si fondono perfettamente all’unisono.
Questo pensiero risulta ancora più evidente per merito dell’impatto visivo creato dagli abiti degli attori: la giovane e talentuosa costumista Eleonora Bruno, infatti, ha scelto delle linee dritte ed eleganti, che nella loro semplicità trasmettono perfettamente il concetto di inclusività alla base dello spettacolo.
Con “Estaselvaselvaggia” la tradizione letteraria incontra il teatro creando una magia sorprendentemente moderna e interessante, che vi aspetta fino all’8 agosto al Giardino di Ninfa. Venite e perdetevi nella “selva selvaggia”.