Gina Lollobrigida e l’amore da Fidel Castro

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Di Redazione Metropolitan

Gina Lollobrigida, 92 anni compiuti da poco, ha fatto un bilancio della sua straordinaria carriera, ha parlato poi del rapporto complicato con il nipote e di quello inesistente con il figlio, ha ribadito l’affetto sincero che prova per il suo collaboratore Andrea e si è tolta pure qualche sassolino dalla scarpa.

«Viaggiare, anche in voli lunghissimi, non mi stanca ma se c’è cattivo tempo io non parto. Mi piace stare dal lato del finestrino, mi piace vedere di fuori e sapere cosa c’è, altrimenti sarebbe come stare intrappolati in una scatola», ha affermato Gina Lollobrigida, che di viaggi ne ha fatti tanti, da Subiaco, sua città natale, all’America, dove ancora oggi è apprezzata per il suo immenso talento, come ha ribadito la stessa diva: «Sono arrivata a Los Angeles per fare cinema nel 1950, solo dopo ho fatto cinema in Italia, il cinema vero, insieme a De Sica. Negli Usa ho lavorato per tutti i colossi cinematografici mondiali».

A lei, la Lollo nazionale, è stata dedicata una stella sulla Hollywood Walk of Fame. Un riconoscimento che all’inizio aveva vissuto come una trovata pubblicitaria, ma che ora la rende orgogliosa. L’attrice ha poi speso qualche parola su alcuni partner di lavoro

«Quando lavorai per la prima volta con Sean Connery, era praticamente sconosciuto. Lui baciava in modo elegante, invece Yul Brynner era impetuoso, continuavamo a baciarci anche dopo lo stop del regista». Riguardo a Vittorio De Sica, con il quale ha lavorato più di una volta – indimenticabile la coppia in Pane, amore e fantasia  – la Lollo ha dichiarato: «All’inizio, volevo fare la fotografa e la pittrice, pensavo ad una carriera da artista e l’ho sviluppata parallelamente a quella, ben più importante, di attrice. Con De Sica ho capito cosa fosse il vero cinema». Nel corso della chiacchierata con Mara Venier è saltato fuori poi il nome di Fidel Castro, che l’attrice ha conosciuto durante un viaggio di lui nel Belpaese: «Sapevo che era un mio ammiratore, quando viaggiò in Italia chiese di incontrare il Papa e me. Poi mi invitò a Cuba, facendomi alloggiare in una villa e accompagnandomi a fare un giro per le strade dell’Avana». Che ci sia stato qualcosa tra i due? Beh, il dubbio lo insinua la stessa Mara Venier, ma la Lollobrigida, da signora quale è, ha risposto in maniera molto vaga: «Era un bell’uomo, molto affascinante. Quando ci incontrammo, gli feci un ritratto così bello da tenermi una copia anch’io».