Sono passati 28 anni da quel 15 maggio 1994, giorno in cui viene alla luce il progetto umanitario di Gino Strada, Emergency – Life Support for Civilian War Victims, meglio nota brevemente come Emergency.
Nasceva così una delle associazioni umanitarie più importanti di sempre, la quale ha di seguito guadagnato il riconoscimento giuridico di organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS) nel 1998 e di organizzazione non governativa (ONG) nel 1999. Nonché, dal 2015 ha inoltre ottenuto uno stato consultivo speciale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC)
Gino Strada: chi è il fondatore di Emergency?
“I pazienti vengono sempre prima di tutto”: questo il motto dell’amato Gino Strada, chirurgo e fondatore di Emergency, che ci ha lasciato meno di un anno fa all’età di 73 anni.
Nato a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, il 21 aprile 1948, lo ricordiamo per il suo forte senso di giustizia, la sua lucidità, il rigore e la capacità di visione che hanno contraddistinto la sua vita dedicata alla filantropia in nome della medicina.
Conseguita la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università Statale di Milano per poi specializzarsi in Chirurgia d’Urgenza, trascorre gli anni pre-Emergency svolgendo vari mansioni in ambito sanitario.
Negli anni Ottanta vive per 4 anni negli Stati Uniti, dove si occupa di chirurgia dei trapianti di cuore e polmone presso le Università di Stanford e di Pittsburgh. Si sposta poi in Inghilterra e in Sud Africa, dove svolge periodi di formazione presso l’ospedale di Harefield e presso il Groote Schuur Hospital di Città del Capo.
Nel 1988 decide di applicare la sua esperienza in chirurgia di urgenza all’assistenza dei feriti di guerra. Negli anni successivi, fino al 1994, lavora con la Croce Rossa Internazionale di Ginevra in Pakistan, Etiopia, Tailandia, Afghanistan, Perù, Gibuti, Somalia, Bosnia.
La nascita di Emergency
Emergency è un’associazione indipendente e neutrale, che vede la luce per la prima volta a Milano nel 1994, grazie al succitato Gino Strada e alla moglie Teresa Sarti, insieme a Carlo Garbagnati e Giulio Cristoffanini.
Nata con l’obiettivo di offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà, essa promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani, tutto ottenuto grazie al contributo di migliaia di volontari e di sostenitori.
La onlus italiana si presenta al mondo affermando di basare tutto il loro lavoro e impegno su 3 sacri principi:
L’eguaglianza, ossia l’idea per cui ogni essere umano ha diritto a essere curato a prescindere dalla condizione economica e sociale, dal sesso, dall’etnia, dalla lingua, dalla religione e dalle opinioni ; cure che devono essere fornite equamente e senza discriminazioni a tutti i pazienti.
La qualità, ovvero sistemi sanitari di alta qualità devono essere basati sui bisogni di tutti ed essere adeguati ai progressi della scienza medica. Non possono essere orientati, strutturati o determinati dai gruppi di potere né dalle aziende coinvolte nell’industria della salute.
E, infine, la responsabilità sociale, quindi i governi devono considerare come prioritari la salute e il benessere dei propri cittadini, e destinare a questo fine le risorse umane ed economiche necessarie. I servizi forniti dai sistemi sanitari nazionali e i progetti umanitari devono essere gratuiti e accessibili a tutti.
Progetti e risultati
L’associazione è presente in diversi ambiti di intervento: medicina, chirurgia, riabilitazione, orientamento socio-sanitario e formazione al lavoro. Con oltre 60 progetti attivi, contando oggi 20 Paesi in cui si è svolto il lavoro e avendo curato 12 milioni di persone, Emergency continua a rappresentare un’eccellenza su piano globale, rispondendo a bilanci annuali super-positivi.
Ricordiamo, allora, brevemente alcuni dei traguardi tagliati da Strada e la sua “famiglia”. Il primo progetto di Emergency, che vede Gino in prima linea, è avvenuto in Ruanda durante il genocidio. Poi la Cambogia, in cui resta per alcuni anni.
Nel 1998,invece, è partito per l’Afghanistan, dove, l’anno dopo, apre il primo progetto nel Paese, un Centro chirurgico per vittime di guerra ad Anabah, nella Valle del Panshir. Gino è rimasto lì per circa 7 anni, operando migliaia di vittime di guerra e di mine antiuomo e contribuendo all’apertura di altri progetti nel Paese.
Dal 2005 inizia a lavorare per l’apertura del Centro Salam di cardiochirurgia, in Sudan, il primo totalmente gratuito in Africa. Nel 2014 si reca in Sierra Leone, dove è presente dal 2001, per l’emergenza Ebola.
Tornando al tempo odierno, Emergency è attiva in Moldavia per l’assistenza ai profughi ucraini, in Afghanistan, Uganda, Iraq, Italia, Sierra Leone, Sudan, Yemen, in ospedali, posti di primo soccorso, centri sanitari, centri pediatrici, centri per la riabilitazione, centri di maternità, centri di eccellenza, ambulatori, ambulatori mobili. Così come anche in Eritrea, per dare supporto alle attività dell’ambulatorio cardiologico dell’Orotta Medical Surgical National Referral Hospital di Asmara.
Francesca D’Oriano