Giorgio Armani è nuovo socio fondatore sostenitore del Teatro alla Scala. La decisione è stata comunicata alla fine della riunione del Cda del teatro questa mattina.
“Il mio impegno verso Milano, in questo ultimo anno così sconvolgente, è stato importante, su tutti i fronti e non potevo certo trascurare il settore della cultura, colpito duramente in ogni suo aspetto” ha detto Giorgio Armani. “Le arti vengono sempre messe in secondo piano nei momenti difficili perché non appaiono immediatamente vitali e necessarie. E invece lo sono. Il teatro, la musica, il balletto sono pura espressione di bellezza e delle più alte qualità umane che stimolano il progresso e la rinascita. Questa nuova iniziativa è dedicata di nuovo alla città di Milano, per il valore simbolico dell’istituzione, ma anche per i miei legami affettivi e personali con essa, per i ricordi dei tanti spettacoli e concerti cui ho assistito, degli ospiti illustri che ho vestito, di esperienze indimenticabili come la creazione dei costumi, nel 1994, per l’Elettra di Richard Strauss diretta dal Maestro Sinopoli. Ora, più che mai, sento il dovere morale di contribuire attivamente a sostegno del prestigioso Teatro, patrimonio di milanesi e non, vero e proprio simbolo di resistenza intellettuale”.
La Scala riaprirà al pubblico l’11 maggio con il concerto dei Wiener Philharmoniker diretto da Riccardo Muti. Si tratta di una data simbolica perché proprio l’11 maggio si tenne il concerto di riapertura del teatro diretto da Arturo Toscanini nel 1946. Il pubblico (massimo 500 persone) sarà sistemato nei palchi. Verrà quindi mantenuta la pedana costruita durante il lockdown in platea per ospitare l’orchestra.
Giorgio Armani, un rapporto di lunga data
Il rapporto tra il re della moda e la regina dei teatri lirici italiani è di lunga data: Giorgio Armani era stato tra i primi a sostenere la Fondazione, dopo la sua nascita nel 1997, e ora torna a farlo, «con rinnovato impegno, in un momento particolarmente delicato per il mondo dello spettacolo», si legge nel comunicato diffuso dalla Scala. In quanto socio Sostenitore, il gruppo Armani verserà al teatro 600mila euro in cinque anni, come prevede lo statuto della Fondazione.
Giulia Di Maio