Giornata della Memoria 2019, “Il Razzismo ci fa dimenticare che non esiste altra razza che quella Umana”

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Giornata della Memoria 2019, oggi 27 gennaio. Per non dimenticare e ripetere l’errore-orrore della storia.

“Quando ci deportarono manca la pietas, la stessa che manca anche oggi. C’era il Razzismo, puro Razzismo, che ci porta a dimenticare una cosa importante. Che non esiste altra razza, che quella umana”. Con queste forti parole Liliana Segre, senatrice a vita, sopravvissuta allo sterminio dei campi di concentramento, ha fatto un appello ai giovani. Ha chiesto loro di non ripete gli stessi errori. Gli errori che ci hanno fatto vivere uno dei più bui momenti della storia mondiale.

Oggi è il 27 gennaio, la Giornata della Memoria ed ovunque, piazze, tv, giornali, web, radio risuonano forti le parole, testimoni del terrore, di chi è sopravvissuto, di chi è sfuggito da quell’orrore, quella violenza, quella brutalità senza eguali, da quell’universo parallelo in cui l’umanità era abolita, morta.

Tutti sono d’accordo, tutti non obiettano e non negano l’atrocità che ha segnato quel tratto di storia. Di quella stessa storia che in forme diverse si è ripetuta.

Il Genocidio della Shoa è il più celebre, doloroso ed atroce della croni-storia mondiale, ma non è l’unico.

E’ dal 1948 che due popoli, in Palestina, si uccidono per banali motivi economici e politici.

In Ruanda nel 1994 si arrivò, in quattro mesi, ad 1 milione di morti, a causa della guerra tra Hutu e Tutsi.

Pe non dimenticare il genocidio culturale della Cina, dagli anni ’50 con l’occupazione in Tibet.

E lo sterminio e la schiavizzazione degli Yazidi, con l’avanzata dell’ISIS, nel 2014?

Molti altri, atroci, esempi e vicende si potrebbero elencare. Vicende in cui si parla di razza, discriminazioni, violenza, del non essere all’altezza (che poi non si sa per cosa), che hanno portato a cancellare interi popoli e culture.

Alla luce di ciò, è importante riconoscere i campanelli di allarme, che ci fanno anche solo percepire e pensare ad un qualcosa di già vissuto. Quando l’umanità NON HA il sopravvento sugli interessi economici dei Grandi Leader, quando un Capo è in grado di “rovesciare” il risentimento e il malcontento del popolo verso un capro espiatorio, lì il deja-vu non può non avere la meglio. Bisogna impedire a quel circolo vizioso della violenza e della DIS-umanità di avere il sopravvento su un mondo di essere, individui, umani.

Martina Onorati