La Giornata della Memoria, ritorna puntuale come ogni anno a ricordare le vittime della follia nazista. Il 27 gennaio è la data scelta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, per commemorare il ricordo di tanti esseri umani vittime della Shoah. Di seguito i migliori titoli letterari per celebrare questa importante ricorrenza.
Giornata della Memoria: la letteratura come ricordo e testimonianza
La Giornata della Memoria è una commemorazione che, ogni anno, ci dà l’opportunità di ricordare una delle pagine più nere della nostra storia. Sono trascorsi più di settanta anni dall’apertura dei cancelli di Auschwitz,ma l’Olocausto è stato raccontato dalle vittime sopravvissute attraverso film, documentari, arte, musica; ogni strumento culturale è stato messo a disposizione affinché, tutto ciò che è stato, non cada nell’oblio. Il miglior modo per diffondere una storia è raccontarla attraverso i libri. Di seguito, una serie di titoli utili per calarsi in meandri storici e scene di vita che, si auspica, non avverranno mai più.
Uomini e No, Elio Vittorini
Il primo libro da non perdere per celebrare al meglio la Giornata della Memoria, è targato Elio Vittorini. Un partigiano vive la Resistenza nella Milano del 1944, tormentato dall’amore impossibile per Berta, una donna sposata. Un libro composto durante la lotta antifascista, che vede Vittorini coinvolto in prima linea; una storia che narra di disperazione sociale che spingerà il protagonista ad un’ultima impresa suicida. L’opera descrive, abilmente, la realtà in cui l’uomo è condannato a vivere: un insanabile rapporto dell’umanità con la violenza.
Una questione privata, Beppe Fenoglio
Un amore fatto di passione e desiderio, sullo sfondo della lotta antifascista. La storia di un triangolo amoroso durante la Resistenza partigiana, ambientato sulle colline piemontesi. La spiegazione di come, una questione privata come quella sentimentale, possa diventare essenziale anche di fronte agli orrori della guerra e alle lotte antifasciste.
Suite Francese, Irène Némirovsky
Un’opera pubblicata postuma, ma che è imperdibile per un lettore che vuole celebrare la Giornata della Memoria. Il libro narra di una Francia occupata da nazisti. All’interno delle pagine si snodano personaggi che dovranno avere a che fare con i sentimenti più beceri dell’animo umano: egoismo, viltà, indifferenza.
La paura e la guerra fanno da sfondo a realtà sia collettive che individuali. La stessa Némirovsky, infatti, verrà arrestata dai nazisti nel 1942 e deportata ad Auschwitz, dove morirà di tifo un mese dopo.
La storia, Elsa Morante
Uno dei libri più conosciuti della Morante. Il romanzo si apre con la violenza carnale di un soldato tedesco, ai danni di una donna ebrea rimasta vedova. Siamo nel gennaio 1941, in una Roma fredda e sotto i bombardamenti. Una storia di dolore e guerra, per non dimenticare.
La banalità del male, Hannah Arendt
Un trattato quasi filosofico sulle ragioni che sottostanno al al più grande crimine della storia: l’Olocausto. Un libro che ci pone domande scomode, e risposte altrettanto dubbiose. Un’opera che provocò diverse critiche all’autrice. Otto Adolf Eichmann, è catturato a Buenos Aires nel 1960. Condotto al Tribunale distrettuale di Gerusalemme l’11 aprile 1961, deve rispondere a 15 imputazioni: crimini di guerra, contro il popolo ebraico sotto il regime nazista.
L’autrice assiste al processo in aula, sviscerando numerosi problemi etici,morali, politici e giuridici sul caso Eichmann, nei suoi articoli per il New Yorker. Il riassunto sta nel titolo: spesso, chi fa cose terribili è solo una persona priva di spessore che decide di compiere azioni per uniformasi alla massa. Libro lungimirante, essenziale nella Giornata della Memoria.
L’amico ritrovato, Fred Uhlman
Una storia di amicizia fra due bambini: Hans, ebreo e Konradin, figlio di una nobile famiglia tedesca. L’avvento del regime nazista al potere, e la scelta della famiglia di Konradin di appoggiare le politiche di Hitler, porterà i due amici ad allontanarsi. Ritroviamo Hans, anni dopo negli Usa dove si è rifugiato per sfuggire alle persecuzioni. Riceve una lettera da parte del suo vecchio liceo: la lettera, un contributo economico per erigere un monumento in memoria degli ex studenti caduti durante il secondo conflitto mondiale.
Tra i nomi, Hans rinviene quello di Konradin, morto giustiziato per aver partecipato ad un attentato, fallito in seguito, che doveva metter fine alla vita di Hitler. Il vecchio amico aveva rinnegato l’ideologia nazista, e questo permetterà ad Hans di far pace con il ricordo di Konradin. Una storia di amicizia che sconfigge persino la morte, doverosa in una ricorrenza come la Giornata della Memoria.
Il giardino dei Finzi-Contini, Giorgio Bassani
Siamo a Ferrara, negli anni del tumulto per la promulgazione delle leggi razziali. Un narratore senza nome, guida il lettore fra i suoi ricordi di infanzia, e i protagonisti che li popolano: Micòl e Alberto Finzi-Contini. Coetanei resi irraggiungibili dal profondo divario sociale. Nasce un’amicizia, e il magnifico giardino dei due ragazzi diventa luogo di sogni, aspirazioni, dolori. Il protagonista riscopre un sentimento tenero per Micòl, ma da lì a poco un destino infausto sembrerà coinvolgere la famiglia dei Finzi-Contini. Un romanzo unico che è riuscito a convogliare la situazione storica con la parvenza emotiva dei protagonisti.
“Guardavo in giro ad uno ad uno zii e cugini, gran parte dei quali di lì a qualche anno sarebbero stati inghiottiti dai forni crematori tedeschi, e certo non lo immaginavano che sarebbero finiti così, né io stesso lo immaginavo, ma ciò nondimeno già allora, quella sera, anche se li vedevo tanto insignificanti nei loro poveri visi sormontati dai cappellucci borghesi o incorniciati dalle borghesi permanenti, anche se li sapevo tanto ottusi di mente, tanto disadatti a valutare la reale portata dell’oggi e a leggere nel domani, già allora mi apparivano avvolti della stessa aura di misteriosa fatalità statuaria che li avvolge adesso, nella memoria”.
Se questo è un uomo, Primo Levi
Un classico per la Giornata della Memoria: la cruda testimonianza, il manifesto di ciò che accadde nei campi di concentramento.Da parte di Primo Levi, non c’è alcun intento che indichi giudizio o biasimo dei suoi carnefici: è il racconto, lucido e razionale, di ciò che accadde. Una sorta di fotografia narrante dei fatti.
Non c’è rancore o odio, Levi, lascia al lettore il compito di farsi una propria idea. Una sorta di memoriale che racconta il dramma della deportazione dello stesso autore. Scritto tra il 1945 e il 1947, un libro che dovrebbe essere obbligatorio leggere, non solo in tale ricorrenza.
Anna Frank, Diario
Le presentazioni su questo libro, sono superflue. Anna è una ragazzina di origine ebrea che vive in Germania. Il 12 giugno 1942, in occasione del suo compleanno, le viene dato in dono un diario che scriverà fino alla sua morte. Anna scrive il diario come se indirizzasse le pagine ad un’amica immaginaria: Kitty.
La famiglia della ragazza è costretta a trasferirsi in Olanda a seguito dell’occupazione nazista. Anna sarà poi deportata nel campo di concentramento di Bergen Belsen nel 1944, dove morirà tre giorni prima della liberazione dell’Olanda. Un libro che non può non essere letto: una giovane donna innamorata della vita.
L’inferno di Treblinka, Vasilij Grossman
Grossman entra in uno dei più grandi campi di concentramento, a guerra non ancora ultimata. Il libro in questione è un reportage di un grande inviato di eccezione che non risparmia i dettagli più sordidi di quello che fu un vero e proprio inferno nazista. La macchina di sterminio nazista viene descritta con vividezza.
Non viene nascosta nessuna malvagità né particolare macabro. Un memoriale, insieme a quello di Primo Levi, da leggere assolutamente per capirne dolori e dinamiche, non solo nella ricorrenza della Giornata della Memoria.