Giornata Mondiale contro la violenza sessuale nei conflitti, istituita il 19 giugno 2015: l’obiettivo è accrescere e sensibilizzare l’opinione pubblica onorando le vittime di tali crimini. Ricordando la celebrazione ed i fatti del giorno.
Giornata Mondiale Contro la Violenza Sessuale nei Conflitti, consapevolezza e sensibilizzazione
Il 19 giugno si celebra in tutto il mondo la ricorrenza volta alla sensibilizzazione contro la violenza sessuale nei conflitti. Tale data fu stabilita dall’ONU a seguito di più risoluzioni, il 18 dicembre 2014.
La violenza sessuale sviluppatasi in contesti in cui la guerra fa da sfondo, deve essere condannata senza alcuno scrupolo: riconoscendone la gravità ed offrendo una maggiore assistenza alle vittime si giunge, in un certo modo, a debellare un problema più che evidente, nel tempo. Questo avviene soprattutto comprendendo che le vittime maggiori di un conflitto sono i civili, siano essi donne, uomini o bambini.
Violenza sessuale: una tattica di guerra
La violenza sessuale legata ai contesti bellici comprende un elenco di crimini differenti: stupri, costrizione alla prostituzione ma anche aborti forzati, sterilizzazione imposta e matrimoni attraverso una costrizione degli stessi. Una situazione pericolosa e che fa parte dell’umanità da sempre: il corpo diventa un campo di battaglia. Innumerevoli gli abusi commessi dai soldati. Anche in Italia si ricordano episodi simili: le violenze in Ciociaria dopo lo sfondamento del fronte di Cassino,dalle truppe francesi.
Eventi storici del giorno
19 giugno 1846, Hoboken: negli USA si svolge la prima partita di baseball con regole moderne. Mentre, il 19 giugno 1885 la Statua della Libertà arriva nel porto di New York. 19 giugno 1938: l’Italia allo Stade olympique Yves-du-Manoir di Colombes, batte in finale l’Ungheria per 4-2 e vince il suo secondo mondiale di calcio. Otto anni dopo, ne 1946, dal tricolore italiano è rimosso lo stemma sabaudo. Firenze, 19 giugno 1982: il massacro avvenuto dal Mostro di Firenze e dai suoi complici contro i giovani Paolo Mainardi e Antonella Migliorini.