Ci rifugiamo in loro. In loro cerchiamo conforto. Alternative. Possibilità. Ci immergiamo nelle storie che raccontano, le viviamo, ci immedesimiamo e quando ce ne innamoriamo, vorremmo che non finissero mai.
Per noi amanti, appassionati e addicted non é un semplice oggetto, il regalo perfetto per ogni occasione o semplici parole stampate su carta. É la possibilità di vivere altre vite, di conoscere altri luoghi, di andare oltre i confini spazio-temporali.
Oggi, 23 aprile, è la Giornata Mondiale del Libro.
Patrocinata dall’UNESCO dal 1996, si fonda su una tradizione catalana risalente al 1926 quando il re Alfonso XIII promulgò un decreto reale che istituiva la giornata mondiale del libro spagnolo. Inizialmente la data prescelta fu il 7 ottobre, data di nascita dello scrittore Cervantes, successivamente fu spostata al 23, giorno in cui si ricordano la morte di tre importanti scrittori: Williams Shakespeare, Inca Garcilago de la Vega e Miguel de Cervantes.
Ma cosa significa questa giornata per i Centennials, ovvero per quelli nati nell’era del web, degli smartphone, che non hanno conosciuto il mondo prima di internet?
Ma soprattutto, come farli avvicinare alla lettura?
Troppo spesso abbiamo letto e sentito della differenza tra il libro cartaceo e libro digitale, che l’uno soppianterà l’altro e che non può esserci una pacifica convivenza. Ad oggi sono in molti a preferire la tecnologia alla cara e vecchia (in senso affettivo) carta stampata.
L’importante è che si legga, certo, ma le ricerche condotte in questi anni hanno dimostrato come questa abitudine abbia un effetto dannoso per lo sviluppo delle abilità cognitive ed affettive. Immergersi nelle pagine di un romanzo, e non attraverso un dispositivo elettronico, resta una necessità primaria per l’essere umano ( fanpage.it).
Motivo per il quale i principali destinatari del mercato editoriale di quest’anno sono proprio a chi il libro lo legge poco, i Centennials nominati prima. E quale miglior titolo se non “Il giro del mondo in 80 giorni” di Jules Verne, che a quanto pare risulta essere il più apprezzato/venduto, per invogliare i ragazzi?
Inoltre sono numerose le attività e gli eventi organizzati in questa giornata.
In Spagna in questa giornata si celebra anche San Giorgio, (di cui hanno scritto i miei colleghi qui https://metropolitanmagazine.it/mmi-today-san-giorgio-youtube/) patrono di Barcellona e della Catalogna. La tradizione vuole che in questo giorno ogni uomo regali una rosa alla sua donna; unendo entrambe le tradizioni i librai hanno ben pensato di regalare una rosa per ogni libro venduto.
A Torino dal 2015 ricorre l’evento “Torino che legge” , una settimana di attività dedite alla promozione della cultura.
Un evento organizzato a Roma per l’occasione a cui parteciperà la Commissione nazionale italiana per l’UNESCO: l’incontro presso la Libera Università Maria SS.Assunta – LUMSA il 27 aprile prossimo.
Per celebrare questa giornata la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO ha stilato un elenco di libri ambientati nelle 20 regioni italiane: due libri per ciascuna regione con l’intento di legare la narrativa al territorio e stimolare l’interesse dei lettori (http://www.unesco.it/it/News/Detail/329).
Nel Regno Unito e in Irlanda è ormai un classico appuntamento il World Book Night, che riunisce persone di ogni provenienza legate dal desiderio di ispirare gli altri a leggere di più. E le iniziative sono all’insegna della fantasia più sfrenata, dalle feste a tema, alle letture nei posti più particolari, agli scambi di libri negli ospedali, nelle prigioni, nelle case, nei rifugi per senzatetto (https://www.iodonna.it/attualita/eventi-e-mostre/2019/04/23/giornata-mondiale-del-libro-ecco-i-volumi-piu-amati-dalle-star-e-gli-appuntamenti-da-non-perdere/?refresh_ce-cp).
Numerosi gli hashtag su i social a tema lettura e specifici per celebrare la giornata( #GiornataMondiaedelLibro) , post con libri consigliati, suggerimenti su attività ed eventi, aforismi di grandi scrittori.
Sono in molti a lasciarsi consigliare da chi con il web ci lavora e tra i tanti bookblogger che seguo ce n’è una in particolare che mi ha colpita per la sua semplicità. Sto parlando di Giulia Ciarapica (https://giuliaciarapica.com): scrittrice, giornalista per il Foglio e bookblogger con cui ho avuto il piacere di chiacchierare qualche volta in direct.
Per la Giornata Mondiale del Libro ho pensato a lei che di libri ne ha letti, ne ha scritto e soprattutto ne ha scritti di suoi (L’ultimo “Una volta è abbastanza, edito Rizzoli).
Era dal dentista quando ha ricevuto il mio messaggio e la risposta, a suo dire è stata “al volo”, ma tutto sembra fuorché scritta di getto:
“Per me la giornata mondiale del libro è tutti i giorni, per il lavoro che faccio, per la passione che ci metto e perché penso che, semplicemente, la Letteratura sia una “cosa piccola” : un vaso rotto, i panni stesi, il rubinetto che gocciola, il profilo della tazzina di caffè in controluce. Tutto è letteratura, basta solo rendersene conto. E i libri non sono che la testimonianza di una magnifica, irripetibile quotidianità. Non una giornata eccezionale, dunque, ma una giornata ordinaria in cui tutto – come sempre – è straordinario. Proprio come la Letteratura”.
Che voi siate in età adolescenziale, adulta o avanzata, ritagliatevi sempre un momento durante il giorno per una frase, un paragrafo o un capitolo intero. Una piccola “pillola” per la felicità, una semplice evasione, un viaggio per chi non può permettersi di varcare il proprio mondo.
“Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.” (Daniel Pennac)
Siate affamati di sapere. Sempre. Ovunque.