Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo, 2 aprile

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Di Redazione Metropolitan

La Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo venne istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU. Il suo intento è quello di richiamare l’attenzione sui diritti di tutte le persone nello spettro autistico. Molto spesso coloro affetti da questo disturbo tendono ad essere emarginati dalla società a causa dell’enorme disinformazione sull’argomento.

Il background storico dello Spettro Autistico

autismo

Tra i primi ad occuparsene ci fu lo psichiatra austriaco Leo Kanner, che negli anni Quaranta fece una serie di studi su 11 bambini affetti da disturbi del contatto affettivo. I soggetti descritti presentavano infatti delle caratteristiche in comune: dimostravano scarso interesse nei confronti delle altre persone, avevano un deficit nella comunicazione sociale e comportamenti ripetitivi e stereotipati. Successivamente Hans Asperger, un pediatra austriaco, si focalizzò su un gruppo di individui che manifestavano una resistenza al cambiamento e un’avversione dello sguardo.

Per molti anni la causa del disturbo venne erroneamente attribuita dagli psichiatri ad una mancanza di affetto da parte delle madri dei pazienti che ne erano affetti. Secondo questa teoria il bambino tende a chiudersi in se stesso come meccanismo di difesa per contrastare la poca empatia materna. Studi più approfonditi rivelarono quanto questa fosse in realtà una falsità. Attualmente è sostenuta l’ipotesi dell’epigenetica, ovvero che al di sotto di questa condizione c’è un substrato genetico ed un substrato ambientale.

In che modo vengono rappresentate le persone nello spettro autistico?

Negli ultimi anni il numero di diagnosi è notevolmente aumentato. Ciò è avvenuto perché è cresciuta anche la consapevolezza nei confronti di questo disturbo. Eppure, nonostante ciò, il modo in cui i media rappresentano i non neurotipici non è ancora del tutto adeguato. Se di recente sono stati prodotti diversi film e serie televisive sull’argomento, molto spesso non hanno fatto altro che contribuire ai tanti stereotipi già esistenti.

Spesso le persone autistiche vengono ritratte come del tutto distaccate dalla realtà e incapaci di confrontarsi con il resto del mondo, quando questa non è la verità. Inoltre non capita mai di vedere soggetti femminili affetti da autismo rappresentati all’interno dei media, come se per una donna fosse impossibile rientrare nello spettro.

Ludovica Nolfi

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