Il 31 Maggio si celebra la Giornata Mondiale senza Tabacco 2022; una commemorazione istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità il cui scopo è promuovere alla sensibilizzazione dell’utilizzo del tabacco.
Giornata Mondiale senza Tabacco 2022, l’importanza di tutelare la propria salute
31 magggio, Giornata Mondiale senza Tabacco 2022: si tratta di una commemorazione istituita dall’OMS; la data scelta per l’evento, si prefigge di sensibilizzare alla riflessione sull’impatto nocivo del fumo salute. Tale celebrazione è stata indetta per la prima volta il 7 aprile 1988: da allora è stata promossa per sensibilizzare l’opinione pubblica ai rischi del fumo.
Dopo l’adozione della Convenzione Quadro per il Controllo del Tabacco, la giornata in questione simboleggia un momento importante per la sfida al tabagismo: la dipendenza dal fumo di tabacco. Un’emergenza che non pare arginarsi, considerando che, il fumo, reca numerosi disturbi a chi lo utilizza; primo fra tutti la formazione di tumori polmonari. In Italia il tumore del polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi e la terza causa nelle donne. L’obiettivo è quello di fornire gli strumenti ottimali per la scelta di una vita salutare, promuovendo una campagna volta alla tutela di sé stessi ed alla sensibilizzazione al problema.
Il tema del 2022
L’OMS ha deciso il tema della campagna globale 2022 per la Giornata mondiale senza tabacco: “Il tabacco: una minaccia per il nostro ambiente”. La campagna di quest’anno si prefigge l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’effettivo impatto che, il tabacco, può provocare nell’ambiente circostante. Coltivazione, produzione e distribuzione si ripercuotono fortemente sull’ecosistema. A tal proposito, il dottor Ruediger Krech Direttore del Dipartimento per la promozione della salute dell’OMS ha affermato:
“L’impatto ambientale dell’uso del tabacco aggiunge una pressione non necessaria alle già scarse risorse e agli ecosistemi fragili del nostro pianeta. Questo è particolarmente pericoloso per i paesi in via di sviluppo, poiché è lì che avviene la maggior parte della produzione di tabacco”.