Giovanna Botteri ospite al festival di Sanremo 2021

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Di Redazione Metropolitan

Chi è Giovanna Botteri

Una delle superospiti del Festival di Sanremo 2021 è Giovanna Botteri fortemente voluta da Amadeus per raccontare la pandemia.

Giornalista di successo, inviata dalla Cina durante l’epidemia di COVID19, l’anno scorso è stata al centro dell’attenzione mediatica per alcuni episodi di body shaming legati al suo modo di apparire in televisione. 

“A me fa tremare i polsi una serata di gala, quasi più di un servizio sotto un bombardamento. Già sono in pensiero per i miei capelli e per l’abbigliamento”. Forse anche per quello che si è detto di lei…

Ma andiamo con ordine e ripercorriamo la sua carriera e i fatti…

Figlia del giornalista Guido Botteri, ex direttore della sede Rai Friuli Venezia Giulia, e di madre montenegrina, si laurea in Filosofia con il massimo dei voti all’Università degli Studi di Trieste, ottenendo poi un dottorato in Storia del cinema alla Sorbonne di Parigi.

Dopo aver collaborato nel 1983 con i giornali Il Piccolo e l’Alto Adige, nel 1985 inizia a lavorare per la Rai di Trieste, prima alla radio e poi alla televisione. Come inviata speciale ha seguito numerosi ed importanti avvenimenti internazionali: nel 1991 il crollo dell’Unione Sovietica e l’inizio della guerra d’indipendenza in Croazia, dal 1992 al 1996 la guerra in Bosnia e l’assedio a Sarajevo dove, insieme a Miran Hrovatin, ha filmato l’incendio della Biblioteca Nazionale, la strage del pane, il massacro di Markale e il massacro di Srebrenica. È stata in Algeria, Sudafrica, Iran ed Albania, dove ha seguito la ribellione a Valona nel 1997, per poi documentare la guerra in Kosovo ed entrare a Peć assieme all’esercito italiano nel 1999. Nello stesso anno torna a lavorare con Santoro per Circus e nel 2000 per Sciuscià.

Inviata in Afghanistan fino al rovesciamento del regime talebano e in Iraq prima e durante la seconda guerra del golfo. Dal 2004 al 2006 conduce l’edizione delle 19 del TG3 e dal 2007 al 2019 diventa corrispondente dagli Stati Uniti. Dal primo agosto 2019 è corrispondente Rai in Cina. Da fine dicembre 2019 si occupa, sempre come inviata dalla Cina, dell’epidemia nota come COVID-19, causata dal virus 2019-nCoV.

Gli episodi di body shaming dell’anno scorso

La questione è nata al tavolo di Striscia la Notizia che ha voluto realizzare un servizio su Giovanna Botteri che, nelle loro intenzioni, andava a favore della giornalista Rai.  Si fa notare che, nonostante la corrispondente indossi la stessa maglia a ogni collegamento, abbia optato per una messa in piega differente. Il tutto condito dalle tipiche animazioni del tg satirico e con in sottofondo Giorgio Gaber che canta «quasi quasi mi faccio uno shampoo». Al rientro in studio Gerry Scotti commenta «Brava, brava Giovanna, vai avanti così nel tuo importante lavoro e non badare a chi sta a guardare il capello», a testimonianza dell’ironia e delle buone intenzioni del programma. Ma i commenti, nei confronti di chi si trova dall’altra parte del mondo per fare servizio pubblico e raccontare una pandemia, sono apparsi decisamente fuori luogo. 

La lettera-manifesto con cui ha replicato la Botteri

La Botteri, ha risposto con una lettera-manifesto : «Ho 40 maglie tutte uguali, blu o nere, con lo scollo a V. Lavoro come una dannata tutto il giorno, corro, non ho tempo di pensare all’abito. Tranquilli perché le cambio ogni giorno e le lavo. I capelli? Si capisce che non sono freschi di messa in piega, ma mi pare di essere una donna normale. Faccio giornalismo, non spettacolo. Sono quasi un’asociale, per niente mondana e queste “attenzioni” mi imbarazzano. Quando mi dicono che passo su “Striscia la notizia ” non ci dormo la notte. Sono io che devo raccontare, non diventare l’oggetto del racconto. A scuola di giornalismo ci hanno insegnato come trovare una notizia, come renderla comprensibile, come essere chiari e sempre obiettivi. Come inseguire la verità e non accontentarci di ciò che ci venga raccontato. Non ci hanno insegnato a essere la notizia.

Qui a Pechino sono sintonizzata sulla Bbc, considerata una delle migliori e più affidabili televisioni del mondo – si legge ancora nella sua lettera – le sue giornaliste sono giovani e vecchie, bianche, marroni, gialle e nere. Belle e brutte, magre o ciccione. Con le rughe, culi, nasi orecchie grossi. Ce n’è una che fa le previsioni senza una parte del braccio. E nessuno fiata, nessuno dice niente, a casa ascoltano semplicemente quello che dicono. Perché è l’unica cosa che conta, importa, e ci si aspetta da una giornalista. A me piacerebbe che noi tutte spingessimo verso un obiettivo, minimo, come questo. Per scardinare modelli stupidi, anacronistici, che non hanno più ragione di esistere.

Non vorrei che un intervento sulla mia vicenda finisse per dare credibilità e serietà ad attacchi stupidi e inconsistenti che non la meritano. Invece sarei felice se fosse una scusa per discutere e far discutere su cose importanti per noi, e soprattutto per le generazioni future di donne”.

La precisazione di Michelle Hunziker

La conduttrice Michelle Hunziker ha risposto alle accuse sui social riguardanti l’ipotetico attacco di Striscia La Notizia al look di Giovanna Botteri, bollando come fake news tutto ciò che si è detto a riguardo, precisando che Striscia ha preso le difese della giornalista e non il contrario.

La solidarietà di tutto il mondo del giornalismo e dello spettacolo

La solidarietà da parte del mondo dello spettacolo e del giornalismo, è arrivata unanime.

Come scrive Federica Bianchi su L’espresso “È una come noi perché probabilmente come noi, almeno dalle scuole medie, se non prima, è stata presa in giro per la coda in testa fatta in fretta, o per la merendina portata da casa, per la giacca “da maschio”, per la gonna troppo lunga o troppo corta, per quella trascuratezza che non si addice ad una ragazza ma che fa tanto “maschio vero”, uno che bada al sodo e non ha tempo da perdere. Come se noi invece, non avendo obiettivi personali nella vita, di tempo ne avessimo a bizzeffe.Se fosse un uomo a quest’ora sarebbe perlomeno vicedirettore da qualche parte, invece è donna. Quelle stesse qualità che in uomo sarebbero considerate un punto di forza, in una donna sono viste come punto di debolezza. Stia in video allora e diventi bersaglio sociale, così da diventare oggetto di polemica e uscirne professionalmente indebolita”.

Quello che ci aspetta al festival 2021

La notizia della presenza di Giovanna Botteri a Sanremo è giunta dopo il forfait di Naomi Campbell. Con intelligenza e ironia, la giornalista, scherza ” Sono stata scelta perché uguale alla super modella”. E candidamente ha già detto: “non aspettatevi che scenda le scale in abito lungo e tacchi alti, perché è più probabile vedermi in tuta mimetica”.

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@Milavagante