Questa sera su Cielo alle ore 21.15, Giovanna d’Arco, film del 1999 diretto da Luc Besson. Vincitrice del premio César e del premio Lumiére nel 2000, la pellicola ripercorre la vita della contadina lorenese Giovanna d’Arco, che a soli 18 anni fu protagonista di molte battaglie per la riconquista francese. Il film è stato fortemente criticato per aver trattato un tema così importante con superficialità e distacco, non rendendo dunque giustizia ai maggiori protagonisti del 1400. 

Giovanna d’Arco, il trailer

Giovanna d’Arco: la trama

Luc Besson presenta in 161 minuti la storia di Giovanna d’Arco, giovane contadina che, profondamente fedele e devota a Dio, vuole vendicarsi degli inglesi, convinta che la sua vera missione sia quella di salvare la Francia. Decide, quindi, di convincere Carlo VII a farla combattere contro le truppe nemiche.

Una piccola grande donna, che grazie al suo coraggio, conquista i cuori di tutto il popolo francese, che ormai la venera come salvatrice. Vittima di un tradimento, però, Giovanna d’Arco viene catturata dagli inglesi e condannata al rogo. Un film drammatico, interessato più alla spettacolarità delle scene che al reale racconto dei fatti, non in grado di cogliere, dunque, la vera emotività del momento più rappresentativo della storia. 

Un excursus storico- il 1400

Tutti avrete sicuramente sentito parlare di Giovanna d’Arco, ma in pochi conoscerete la storia di questa eroina francese o, meglio, il contesto in cui tutto ha inizio. Farò quindi un piccolo excursus storico, cercando di risultare il meno noiosa possibile.

Era il 1364 quando Giovanni il Buono lasciava in eredità al figlio minore Filippo l’Ardito, il Ducato di Borgogna, da poco tornato sotto la sovranità del re. Nel 1428 il regno arriva a includere la Franca Contea, la Fiandra, una parte dei Paesi Bassi e il Lussemburgo. Nel 1407 Giovanni Senzapaura uccide il duca d’ Orléans, dando vita a una guerra civile, che in poco tempo si trasforma in una vera e propria guerra dinastica tra inglesi e francesi. 

Il trattato di Troyes nel 1420 pone fine a ogni rivalità e Enrico V è il primo erede al trono di Francia. La dinastia inglese non controllava, però, i territori a Sud della Loira, governati da Carlo VII. Nel 1429 il re, sotto consiglio di alcuni suoi seguaci e di una contadina sedicenne di nome Giovanna d’Arco, sconfessa il patto del 1420 e dà vita a una serie di conflitti per la riconquista della Francia. Tra il 1429 e il 1431, anno della sua morte, Giovanna d’Arco partecipa a molte battaglie. Spicca soprattutto nello scontro d’ Orléans, tanto da essere denominata la pulzella d’ Orléans. Dopo esser stata catturata dagli inglesi e accusata di eresia, la giovane viene condannata al rogo a soli 19 anni. 

Giovanna d'Arco, eroina francese del 1400- foto dal web
Giovanna d’Arco- foto dal web

Giovanna d’Arco oggi

Oggi, Giovanna d’Arco non è solo simbolo di fede e coraggio, ma è in primis emblema della Francia. A lei si deve la nascita di un sentimento patriottico, che porta intere popolazioni a parlare per la prima volta di nazione e non più di “terre dei franchi”. Giovanna d’Arco è anche un esempio per tutte le donne, che ancora oggi si nascondono dietro stereotipi discriminanti, temendo di esprimere il loro credo. 

Ogni uomo dà la sua vita per ciò in cui crede. Ogni donna dà la sua vita per ciò in cui crede. Spesso le persone credono in poco o niente e tuttavia danno la propria vita a quel poco o niente. Una vita è tutto ciò che abbiamo e noi viviamo come crediamo di viverla. E poi è finita. Ma sacrificare ciò che sei e vivere senza credere, quello è più terribile della morte.

Le sue parole sono di insegnamento per tutti noi e anticipano ogni lotta per la parità di genere; uomini e donne hanno lo stesso compito: vivere e lottare per ciò in cui si crede. Tutto il resto è vano. Una guerriera, o meglio una vera eroina, la cui tenacia cerca ancora rivali. 

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