Questa mattina Giovanni Toti si è dimesso da presidente della Liguria comunicando ufficialmente la sua decisione con una lettera scritta a mano, consegnata all’ufficio protocollo della Regione dall’assessore regionale Giacomo Giampedrone. «Inoltro questa mia alle autorità in indirizzo per tutte le competenze di legge relative alla gestione transitoria dell’ente e l’avvio delle procedure per l’indizione di nuove elezioni», si legge nella lettera.
Toti è agli arresti domiciliari da quasi tre mesi perché accusato di corruzione dalla procura di Genova. Una persona agli arresti domiciliari deve rispettare molte regole che limitano la sua libertà: ha il divieto di utilizzare tutti i mezzi di comunicazione come telefono, smartphone, internet e perfino il citofono di casa. Le uniche persone che possono essere contattate sono i famigliari più stretti e ovviamente gli avvocati. Toti ha scritto la lettera a mano perché quando è stato arrestato gli sono stati sequestrati tutti i dispositivi, compreso lo smartphone e il pc.
La decisione del governatore era nell’aria: l’agenda degli incontri politici congelata, un consiglio regionale con tanta tensione e qualche crisi di nervi dove la parola ‘dimissioni’ era stata sdoganata.
Ieri era rimasto vuoto lo scranno del governatore mentre si discuteva l’assestamento di bilancio di previsione della Regione Liguria nel triennio 2024-2026. E la questione delle dimissioni aveva occupato molti degli interventi in aula. Le dimissioni ma anche le future elezioni regionali.
Il centrodestra fa quadrato. “Siamo pronti a una campagna elettorale per continuare a governare la Liguria in barba a chi vuole usare questa vicenda” a suo vantaggio, ha detto ieri il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
“In Liguria siamo di fronte all’ennesimo tentativo di sovvertire il voto popolare usando inchieste e arresti. La Lega non si fa intimidire e i cittadini sapranno rispondere democraticamente riconfermando il centrodestra che ha rilanciato la Regione da tutti i punti di vista”. Così una nota della Lega. E a questo punto la campagna elettorale è appena cominciata.