Kirk Cousins, facci vedere chi sei
E’ quello che si augurano tutti i tifosi dei Minnesota Vikings, squadra tra le più attese della prossima stagione. La franchigia in purple and gold si presenta ai nastri di partenza con grandi aspettative. Con sette giocatori inseriti nella top 100 della NFL (miglior risultato a pari merito con i Rams), i Vikings sono una compagine che legittimamente può sperare di arrivare al Superbowl. Dopo la stagione 2015, dove si fermarono alle Wild Card contro i Seattle Seahawks, e la stagione 2016, dove non arrivarono ai playoff, nella stagione 2017 sono arrivati fino alla NFC Championship, dove vennero però sconfitti dai futuri campioni del mondo, i Philadelphia Eagles.
La sfortuna si è accanita contro i Vikings
Nella stagione appena conclusa, i Vikings hanno dovuto fare i conti con una situazione, a proposito di quarterback, al limite dell’assurdo. Con Teddy Bridgewater, astro nascente fermo per infortunio dall’agosto 2016, si puntava tanto su Sam Bradford. Un ginocchio fragile e malandato lo misero però fuori causa già alla seconda giornata e quindi, spazio a Case Keenum. Il giocatore di origine texana ha condotto la squadra fino alla finale di Conference dando vita, nel turno precedente, ad un divisional round contro i New Orleans Saints che è passato alla storia per la giocata conosciuta come Minneapolis Miracle. Con queste premesse, tutti si sarebbero attesi, in questa stagione, almeno una conferma.
E INVECE NO
A sorpresa, Bradford ed il suo ginocchio di cristallo vanno a sostituire il ritirato Carson Palmer in cabina di regia degli Arizona Cardinals. Teddy Bridgewater, con tutte le incognite relative al suo gravissimo infortunio, si accasa ai New York Jets. La sorpresa più sostanziosa è però il passaggio di Case Keenum ai Denver Broncos, ancora alla ricerca di un sostituto di Peyton Manning. E quindi, i purple and gold mettono sotto contratto Kirk Cousins, ex quarterback dei Washington Redskins, con un ingaggio pari ad 84 milioni di dollari per tre anni. Il Capitano Kirk, come viene soprannominato, ha quasi trent’anni (li compirà il 19 agosto, e quindi auguri con notevole anticipo!!).

Ha avuto un inizio di carriera lento a Washington, quasi in sordina, oscurato dalla stella di Robert Griffin III; i gravi infortuni subiti dal titolare lo hanno però lanciato sul palcoscenico della NFL. I risultati? Più di 4000 yard all’anno di lancio negli ultimi tre anni consecutivi ( nel 2016, quasi 5000!), più di 25 td su suoi passaggi ad ogni stagione, pure 13 td su corsa personale. Con queste statistiche ed avendo raggiunto la completa maturità atletica e mentale, è normale che in casa Vikings si aspettino tanto da lui, tantissimo.
Il team è preparato
La squadra è forte, con ottimi ricevitori come Diggs e Thielen, un TE come Rudolph e, per correre, Cook e Murray. Non c’è più tempo da perdere quindi: Cousins deve puntare deciso al massimo e far vedere chi è. Lo aspetta una dura battaglia nella sua Conference, prima di tutto con gli storici avversari di Green Bay; lo aiuterà di sicuro l’esperienza di Mike Zimmer, coach di valore e di spessore.

I tifosi dei Vikings aspettano con grande fiducia l’inizio della stagione, in attesa di poter cantare, nello stadio “U.S. Bank Stadium”, il loro inno ispirato all’esultanza della nazionale di calcio islandese, il geyser sound.

E quindi…. SKOL VIKINGS!!!