Cronaca

“Giù le mani dalle nostre mogli” i mariti di Bellano diffamano il maresciallo

Su un muro al centro del piccolo paese in provincia di Lecco sono apparse delle scritte: “Giù le mani dalle nostre mogli“. É il messaggio degli uomini di Bellano che accusano il maresciallo in servizio, di essere un dongiovanni con le proprie consorti. C’è un fondo di verità o sono solo maldicenze?

Il messaggio apparso sul muro del paese

Nella notte scorsa, su un muro al centro di un paesino in provincia di Lecco, Bellano, sono apparse delle scritte anonime nei confronti del maresciallo del paese. Un episodio che rimanda immediatamente ad una canzone di De Andrè o ad una narrazione di Andrea Vitali. Niente di tutto questo, nessuna strategia di marketing. Quello che si sa è solo che, nel piccolo paese che si affaccia sul lago di Como, non si parla d’altro: su una facciata della scuola comunale al centro del paese è apparso un messaggio – scritto nero su bianco con una bomboletta: “Giù le mani dalle mogli degli altri. Codardo togliti cintura e pistola e difenditi dai mariti“. Una vendetta che i mariti delle signore della cittadina lecchese hanno riservato nei confronti del maresciallo prestante servizio a Bellano.

Le accuse contro il maresciallo dei Carabinieri

Il destinatario del messaggio è cristallino: il comandante della stazione dei Carabinieri di Bellano. Un bell’uomo di 56 anni, energico, atletico che presta servizio nel paese dal 2004. Ma anche sposato, padre di tre figli ed impeccabile sul lavoro. D’altra parte, si conoscono le dinamiche di paese: basta uno sguardo, un gesto fraintendibile o una gentilezza nei confronti di qualche signora per far scattare dei sospetti, generando le malelingue. Una mossa studiata in ogni dettaglio da chi ha compiuto il gesto diffamatorio: le scritte sono apparse lo stesso giorno in cui il militare è uscito da un lungo periodo di quarantena causata dal Covid 19. Nel frattempo, il maresciallo, sconcertato dall’accaduto ha dichiarato: “Non è vero niente. Vedrò se procedere per diffamazione contro ignoti. Non la vendetta di mariti gelosi, ma solo il tentativo di farmi cacciare via da parte di qualcuno che ce l’ha con me. Non riesco a immaginare di chi possa trattarsi: non ho mai avuto screzi con nessuno“. Anche la moglie del luogotenente teme che ci possano essere delle conseguenze a tale gesto e la possibilità di doversi trasferire lontana dalla sua cittadina.

Le opinioni degli abitanti del paese

Il primo cittadino, Antonio Rusconi, ha prontamente dichiarato: Le scritte ingiuriose sono state rimosse e dovrà essere effettuato un ulteriore intervento per imbiancare i muri vandalizzati“. Ma non solo: a seguito di tale gesto verrà aperta un’indagine e per il carabiniere si profilerà l’incompatibilità ambientale con probabile trasferimento. Numerosi sono stati i commenti degli abitanti di Bellano: “Quando ho visto la scritta fuori dal mio portone non ci potevo credere. Ho chiamato il macellaio e insieme abbiamo provato a decifrarla. Poi quando abbiamo capito, il cognome del militare è scritto a chiare lettere, abbiamo telefonato in caserma” ha dichiarato il barbiere del paese “Spiace per il comandante della stazione, prima della pandemia andavamo spesso in bicicletta insieme e non ho mai visto le ragazze saltargli al collo“. Nel frattempo, i proprietari dell’immobile sul quale sono apparse le scritte diffamatorie hanno sporto denuncia per vandalismo.

Chiara Bigiotti

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