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Giulia Schiff, chi è l’ex pilota espulsa dall’aeronautica militare

Giulia Schiff è la pilota espulsa dall’aeronautica militare. La giovane si trova a Kiev come volontaria per aiutare la popolazione Ucraina dopo l’attacco della Russia di Vladimir Putin che ha fatto scoppiare la guerra. Ma chi è Giulia Schiff? Andiamo a scoprire insieme tutti i dettagli della vicenda che la riguarda oltre alle informazioni e alle curiosità sulla sua vita privata e professionale.

Padre di Giulia Schiff

Giulia Schiff ha sempre avuto il sostegno del padre Dino riguardo alla carriera militare che la giovane ha scelto di intraprendere. Oggi l’uomo ha espresso rammarico per l’espulsione della figlia dall’aeronautica militare. La Schiff è ora volontaria a Kiev e il papà, raggiunto da TPI, ha così commentato l’accaduto, precisando che a figlia fosse partita senza dire nulla alla famiglia:

Giulia mi ha detto che andava in Ucraina una ventina di giorni fa, quando mancava poco alla partenza dell’autobus. Cosa stia facendo esattamente non lo so, sono comunque orgoglioso di lei. Ma era meglio se stava a casa.

Giulia Schiff è molto riservata e anche dai suoi profili social non sono disponibili molte informazioni personali che la riguardano. Si dice che la pilota tempo fa si fosse lasciata scappare uno stato Facebook da cui si evinceva che fosse fidanzata, ma la frase è stata rimossa. A oggi, l’unica certezza è il legame con la sua famiglia. Famiglia che l’ha sempre supportata anche quando la ragazza ha scelto di denunciare gli episodi di nonnismo subiti all’interno dell’aeronautica militare.

Giulia Schiff è la giovane pilota espulsa dall’aeronautica militare. La ventitreenne di origini venete nel 2021 ha denunciato episodi di nonnismo che avrebbe subito nel 2019 durante il “battesimo del volo”, una sorta di rito di iniziazione come allieva ufficiale.

Giulia Schiff, l’ex allieva pilota dell’Accademia aeronautica di Pozzuoli, aveva denunciato un ‘battesimo del volo’ ritenuto violento e aggressivo. Per l’episodio sono a processo davanti al Tribunale militare di Roma otto sergenti del 70esimo Stormo dell’Aeronautica di Latina, rinviati a giudizio con l’accusa di lesioni personali pluriaggravate in concorso. A giudizio del Consiglio di Stato, dalla motivazione con cui l’Aeronautica l’aveva ritenuta non idonea per “inattitudine militare e professionale” (che la giovane allieva aveva considerato una ritorsione ai suoi danni) “non emergono elementi atti comprovare un’errata applicazione dei criteri indicati nelle linee guida o un’irragionevolezza della valutazione tecnico discrezionale, con conseguente preclusione di ogni sindacato nel merito” e “la volontà ritorsiva è esclusa”.

Giulia Schiff è stata espulsa dall’aeronautica militare. Il processo nato dalle accuse di nonnismo sollevate dalla giovane che sostiene di essere stata frustrata, spinta contro l’ala di un aereo e buttata in piscina. La Schiff è stata espulsa con la seguente motivazioni, confermata dal Consiglio di Stato:

Non ha l’attitudine militare.

Ora sarà il Tribunale di Latina a dirimere la questione.

L’organo supremo di giustizia amministrativa ha deciso dunque che l’espulsione è una “conseguenza diretta dell’insufficiente voto in attitudine militare e professionale”. Nonostante l’allontanamento definitivo, Giulia Schiff può chiedere un risarcimento dei danni morali e materiali, che dovrebbe essere “non inferiore ad euro 70.000“. Il processo sul caso si terrà il 5 novembre a Latina. Davanti al Tribunale compariranno otto sergenti che, secondo la Procura militare, hanno offeso “prestigio, onore e dignità” dell’ex allieva, usandole “violenza” e “cagionandole plurime escoriazioni”.

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