Gli Oscar non sono Barbieland: nel mondo reale le Barbie vengono escluse (ma non Ken)

Foto dell'autore

Di Arianna

Gli Oscars non sono Barbieland, e questo l’avevamo capito da tempo. Così come non lo è il Mondo Reale. Tutt* noi però abbiamo sperato che, nonostante tutto, nonostante quello che sappiamo del Mondo Reale, questa volta non l’avrebbero fatta franca. Noi avevamo un vantaggio. Eppure no. Anche stavolta sono riusciti a stupirci e, se molt* di noi si aspettavano una Barbie candidata agli Oscar da mettere sulla mensola, no, purtroppo, quella partita l’abbiamo persa. Margot Robbie non è stata nominata agli Oscar come migliore attrice e Greta Gerwig non è stata nominata come Miglior Regista. Assurdo, vero? Sì. Ma Ken ce l’ha fatta, perché nel Mondo Reale, Ken non è solo Ken, è un uomo e lui può. (ndr la nomina di Ryan Gosling ci rende estremamente felici). Ma non è tempo questo di parlare di Ken.

Chi è stato snobbato dagli Oscar 2024? Barbie sì, ma non Ken

Wondering if I’d get there quicker, If I was a man, così canta Taylor Swift in The Man, e oggi come allora, questa frase non potrebbe che essere più azzeccata. Greta Gerwig, regista di Barbie, è stata la grande snobbata nella categoria della migliore regia durante le nomination agli Oscar di ieri. E Margot Robbie non è stata candidata a Miglior Attrice per il film dell’anno Barbie.

Dopo l’omissione dell’anno scorso di qualsiasi regista donna nella categoria, Justine Triet, regista di Anatomia di una caduta, ha ricevuto una nomination. Infatti Triet, Yorgos Lanthimos (Povere Creature!), Christopher Nolan (Oppenheimer), Jonathan Glazer (La zona d’interesse) e Martin Scorsese (Killers of the Flower Moon) sono stati nominati nell’ambita categoria. Su TikTok e Instagram è estrema la ribellione e, tranne qualche eccezione, il fronte è compatto: l’esclusione di Greta Gerwig e di Margot Robbie dalla candidatura agli Oscar è inaccettabile. Il pubblico è certo che questa sia palesemente un’ironia della sorte (che più che sorte, chiameremo Academy): Barbie ha sempre raccontato la realtà, la realtà di un Mondo Reale in cui le donne fanno una fatica immensa a ricoprire ruoli importanti e aspirare a titoli, che invece sono sempre tra le mani degli uomini. Per l’appunto, sarebbe stato più facile e più veloce essere un Ken, che una Barbie. Non siamo a Barbieland, e Greta e Margot dovrebbero saperlo.

Escludere Gerwig dalla corsa agli Oscar dopo aver ricevuto diverse nomination come miglior regista (Directors Guild of America, Golden Globes, Critics Choice) e vittorie (Palm Springs International Film Fest) è assurdo. È stata anche inserita in varie liste di pronostici per la miglior regia, tra cui quella di The Hollywood Reporter.

Il film in generale ha ottenuto otto nomination in totale, tra cui quelle per il miglior film e per l’attrice non protagonista (America Ferrera per la sua interpretazione di Gloria), unica piccola conquista che una Barbie è riuscita a portarsi a casa. Ma l’estrema ironia gioca a (s)favore, visto che Ryan Gosling è stato nominato nella categoria del miglior attore non protagonista, anche se è “solo Ken”. E esclude (in compenso) la performance di Margot Robbie dalla corsa per migliore attrice. Gli Oscar non sono Barbieland, e nel Mondo Reale le Barbie faticano ad avere nomination agli Oscar. Perché in tutto questo, la vera domanda è: perché escluderle? Perché non concederle un onore e un riconoscimento che meritavano, una possibilità? Solo una possibilità, poi qualcun’altra avrebbe vinto e andava comunque bene così. No, invece.

Escludere dalle nomination la regista che ha diretto probabilmente il più grande successo cinematografico del 2023, sottolinea quanto ancora dobbiamo lavorare per poter calcare certi confini. Il fenomeno Barbie, oltre ad essere stato il film di maggior incasso dell’anno in tutto il mondo, è stato considerato come un vero e proprio spartiacque culturale per generazioni. E forse dobbiamo solo ancora provare, provare e provare. Come dice Billie Eilish, sarà somethin’ I wait for, somethin’ I’m made for.

Seguici su Google News