Oil production into the sea

I timori e le preoccupazioni per un secondo, grande focolaio di Coronavirus sono senz’altro molto alte e, secondo pareri, ci sono elevate probabilità che, senza le dovute misure di sicurezza e senza ancora un vaccino tra ottobre e novembre il Covid-19 potrebbe bussare nuovamente alla porta di milioni di persone.

Sono preoccupati ovviamente anche gli analisti del mercato petrolifero, ben consci che una seconda ondata di contagi potrebbe devastare ulteriormente la flebile ripresa di questo settore. Ad ogni modo, nonostante tutte queste premesse, il greggio Brent, uno dei punti di riferimento a livello mondiale, prosegue nel suo trend di crescita.

Mercoledì scorso ha toccato i 42 dollari a barile, facendo registrare un aumento pari al 7% dai primi giorni del mese di giugno. Una notizia che sarà di sicuro interesse per tutti coloro che sono abituati a compiere operazioni di trading sul petrolio su piattaforme apposite.

Mercato petrolifero in crescita

Una crescita del mercato petrolifero che, stando a quanto è stato riportato dagli analisti di Goldman Sachs, capeggiati da Neil Mehta, continuerà anche nel 2021. Gli esperti, infatti, all’interno di una nota diffusa qualche giorno fa, hanno messo in evidenza come un barile di Brent sarà oggetto di un aumento fino a sopravanzare quota 55 dollari al barile, in media, entro i primi mesi del 2021.

Una crescita che supera addirittura il 30% in confronto al punto in cui si trova attualmente, ma soprattutto a soli 10 dollari di differenza rispetto al punto in cui si collocava in avvio di anno. Un notevole incremento della domanda di benzina e di altri carburanti sta chiaramente facendo da traino per la ripresa, anche per via del fatto che, ormai, le economie di tutto il mondo stanno allentando le varie misure di lockdown.

I dati che sono stati registrati da parte di Apple Maps mettono in chiara evidenza come le domande di ininerario, un proxy legato al traffico stradale, hanno subito un rialzo pari al 30% negli ultimi giorni in confronto all’inizio dell’anno.

C’è ottimismo rispetto ad una nuova ondata di Coronavirus

È chiaro che una potenziale seconda ondata di contagi potrebbe seriamente mettere in pericolo il trend positivo del Brent, sia stando a Goldman Sachs che in base a quello che prevedono le altre banche, ma diversi leader del settore mostrano fiducia e ben poca preoccupazione in tal senso.

Giusto per fare un esempio, Amin H. Nasser, il CEO di Saudi Aramco, ha sottolineato come il peggio sia ormai alle spalle. Uno dei leader della più importante compagnia di petrolio in tutto il pianeta, ha rilasciato un’intervista alla società di consulenza IHS Markit, dimostrandosi particolarmente ottimista rispetto a quello che potrebbe succedere nella seconda metà del 2020. E, stando alla nota rilasciata da Goldman Sachs, sono i diversi i titoli che sono pronti a spiccare il volo verso l’alto.

Quindi, Goldman Sachs ha diffuso una serie di suggerimenti in tal senso, dimostrando la convenienza di puntare in modo particolare sulle compagnie di petrolio canadesi. Con il Brent che sembra ormai avviato verso una forte ripresa, tornando a quota 55 dollari al barile nel 2021, ecco che gli analisti si attendono anche che sei compagnie petrolifere del Canada, come ad esempio MEG Energy e Canadian Natural Resources, comincino a produrre dei free cash flow particolarmente alti, che rappresentano un’importante misura della redditività.

Gli analisti hanno poi voluto approfondire ancora di più il discorso, mettendo in evidenza come non ci si attende di sicuro che le aziende puntino su progetti di crescita, ma al contrario è atteso, a quanto pare, un calo della leva finanziaria.