Nonostante l’assegnazione dell’edizione di Ryder Cup del 2022 e dell’esplosione di Francesco Molinari, il golf in Italia non ha avuto una crescita nel numero di tesserati negli ultimi anni. Vorrei proporre alcune idee diverse da quelle in atto

Cosa propone la Federazione Italiana Golf

Quello che viene proposto dalla FIG per aumentare gli iscritti nei più giovani è il progetto di “Golf a Scuola”, iniziativa realizzata in vista della Ryder Cup 2022. Come idea di per se è interessante ma allo stesso tempo, nel nostro paese, è sostanzialmente inutile. Il livello di conoscenza negli adulti riguardo al golf in Italia è praticamente nullo aldilà di chi lo pratica. Far giocare solo dei bambini (terza, quarta e quinta elementare) a provare per poche ore non credo abbia portato a nessun nuovo iscritto. Gli alunni si divertiranno, certo, ma finirà li. Bisogna, a mio parere, far capire a tutta la famiglia quanto il golf ha da offrire. Altrimenti i bambini non inizieranno mai, racconteranno a casa delle giornate “Diverse” passate in campo pratica e finirà li. Come controprova (e sarei felice di essere smentito) avete mai trovato un ragazzino che ha iniziato per questo motivo?

Golf in piazza

Negli anni scorsi, quando ero in Italia, ho avuto l’opportunità di insegnare nelle occasioni di golf in piazza nelle mie vicinanze. Ogni persona che passa di lì e vorrà provare a fare qualche swing avrà l’opportunità. Ovviamente la maggior parte del pubblico sarà costituito dai bambini, i quali non vorranno più smettere di giocare, i genitori saranno lì a vedere quanto si divertono, avendo anche modo di provare e appassionarsi. A mio parere queste giornate dovrebbero essere aumentate, cercando di coinvolgere il più possibile i ragazzi con voglia di insegnare per effettuarle. Come idea si potrebbero sfruttare le località turistiche nei loro momenti di maggior affluenza: le persone avranno più tempo di provare essendo in vacanza e, una volta attratte da degli swing in piazza, potranno andare in un vero campo dove l’opportunità di iniziare seriamente potrà essere colta.

Golf in Italia
Io durante la giornata di golf in piazza a Cantù

Golf in Italia: nei villaggi vacanza

Un paio di anni fa ho preso la decisione di fare l’animatore per un estate. Considerando la mia voglia di insegnare golf ho cercato in tutti i modi di trovare un villaggio dove mi fosse permesso di farlo. Purtroppo non ho trovato un’agenzia che abbia avuto un villaggio con il golf. Quindi, alla fine, ho scelto di intraprendere la via dell’animatore di fitness. Mi sono divertito ugualmente e l’esperienza è stata fantastica (nonostante orari di lavoro infiniti) ma, a mio parere, un ragazzo che si propone per insegnare golf in villaggio (e non sono molti, anzi) dovrebbe avere questa opportunità. Basterebbe un semplice campo pratica…

Durante i tre mesi di villaggio…

 …dove ho fatto l’animarore di fitness insegnando yoga ed acquagym, sono riuscito a far apprezzare il mondo del fitness anche a persone non proprio in forma. Il numero alle mie lezione era sempre alto. Da 5 ad addirittura un picco di 30 partecipanti (nonostante il villaggio fosse piccolo con solamente 100 adulti a settimana). Mi viene da riflettere sul fatto che sono riuscito ad avere dei numeri così elevati nonostante delle discipline non proprio divertenti.

Una mia lezione di yoga a bordo piscina in villaggio

Ho immaginato quante persone avrei fatto iniziare a giocare a golf, che è 100 volte più intrigante di qualsiasi attività di fitness che possiate mai fare in villaggio. Considerando che le persone sono in vacanza, il tempo per insegnare le basi e trasmettere voglia di iniziare c’è. Trovo assurdo che in un paese come il nostro, dove moltissime famiglie scelgono di andare in vacanza in villaggio, non ci sia modo di avvicinare le persone al golf in questo modo.

Quello che non funziona

Chiaramente tutte queste idee sarebbero aiutate maggiormente se al momento dell’iscrizione non si dovesse pagare 100€ di tessera federale. Si immagini degli adulti abituati a giocare a calcetto la sera: si paga il campo e finisce lì. Non c’è bisogno di sborsare dei soldi alla federazione per fare delle partite tra amici. Visto che è la tessera più cara in Europa e considerando la poca popolarità del golf in Italia, trovare soldi per la Ryder Cup sfruttando i pochi tesserati lo trovo controproducente per tutti, soprattutto per i nuovi iscritti, i quali avranno un motivo in più per smettere subito. Il golf è già difficile di per se e la FIG non fa altro che renderlo ancora più complesso…

Ho scritto due semplici idee, diverse da quelle proposte dalla FIG, su come poter aumentare gli iscritti di golf in Italia. Magari sono difficili da mettere in pratica ma tentar non nuoce, quindi perché non provarci?