25.5 C
Roma
Settembre 8, 2024, domenica

Il golf in Italia: quando uno sport di massa?

Forse è il termine “massa” a non essere appropriato. Basta pensare che il Regno Unito – dove questo sport è nato – vanta oltre 3 milioni e mezzo di giocatori/tesserati… ma non sono che il 5,6% della popolazione.

Dove il golf è sport di massa?

Meglio l‘Irlanda dove si arriva all’8,7% con oltre 400mila giocatori; ma anche qui, comunque, non possiamo certo parlare di uno sport di massa. Bisogna anche considerare che la passione in questi Paesi è veramente encomiabile, dato il rigore del clima sui loro links. Il mistero però si infittisce. Subito dopo i paesi britannici, abbiamo la Svezia con il 5,4% e 520mila tesserati; la Danimarca con il 2,8% e 160 mila tesserati ed il Benelux con il 1,2% e 350mila tesserati tutti Paesi non certo famosi per le loro stagioni temperate.

Golf sport di massa
Lo sviluppo futuro del Golf passa necessariamente da qui!
Photo Credits: PadovaOggi

Tanti ma pochi

Scendendo nella classifica delle Nazioni con più praticanti troviamo poi appaiati, come percentuale sulla popolazione, Spagna e Germania entrambi allo 0,7% ma rispettivamente con 340mila e 600mila tesserati. La Francia è poco sotto con lo 0,6% e 420mila tesserati.
E l’Italia? Un disastro! Il numero dei tesserati è in ulteriore contrazione negli ultimi anni, attorno ai 95mila tesserati pari allo 0,015% della popolazione. Altro che Sport di massa: l’Italia conta nel golf quindi solo il 25% dei giocatori francesi che sono gli ultimi -prima di noi- dell’onorevole lista. E pensare che abbiamo anche il clima dalla nostra…

Possibili cause

Evidentemente non si tratta solo di mancanza di eventi di alto profilo ma è una politica di sviluppo carente da anni ed anni ha continuato ad alimentare l’identificazione dei golfisti come sportivi privilegiati. La Federazione – insieme alla maggior parte dei Circoli – stanno focalizzando i loro sforzi sulle competizioni internazionali -con consistenti montepremi – che possano attrarre giocatori di alto livello; ma ciò susciterà l’interesse degli addetti ai lavori e di pochi altri. Non mancano, in aggiunta, promozioni a iosa riservate agli adulti. È necessario invece uno sviluppo più marcato e questo può avvenire solo tramite una seria attività giovanile. Lo stereotipo del golfista con pancia e sigaro, dello sport da pensionati, va assolutamente debellato nonostante l’idea comune sia purtroppo ancora tale e ben radicata. Basta, infatti, osservare una qualsiasi gara di professionisti e si nota subito come siano cambiate le fisionomie dei giocatori: fisici perfetti, statuari e grande resistenza alla fatica fisica (essenziale per contrastare quella mentale che il nostro sport amorevolmente ci riserva).

Ma l’attività giovanile non può concludersi con 2 ore di lezione alla settimana, i ragazzi hanno bisogno di ben altro. Oltre a fare gruppo, serve preparazione atletica, conoscenze alimentari, tecnica e guida costante di un allenatore che non necessariamente deve essere un maestro!

Golf sport di massa
Tiger Woods, vero golfista-atleta.
Photo credits: mainiki.jp

Cosa fare

Una manovra è necessaria: i ragazzi devono essere portati alle gare dai circoli, fintanto che aspetteremo il supporto – ad oggi encomiabile – dei genitori le masse non si muoveranno e dovremo accontentarci solo di chi…può (e ci siamo capiti).
Sarebbe opportuno che la Federazione richiedesse ai circoli di destinare una parte della gestione/fatturato all’attività giovanile: una percentuale attorno al 30/35 %. Sembra tanto? Beh pensate che la quasi totalità delle società sportive di altre federazioni spende quasi tutti i suoi ricavi in partecipazione a gare, allenatori e quant’altro necessario all’attività sportiva che per l’80% è giovanile. Così si diventa sport di massa.
Con organizzazione logistica della squadra per la partecipazione alle gare, i giovani verrebbero sicuramente più stimolati e gli stessi genitori contribuirebbero volentieri anche economicamente (parlando da membro di questa categoria ed essendomi confrontato spesso con i miei colleghi sull’argomento) o come eventuali accompagnatori saltuari. Solo così, forse, potremmo pensare di incrementare significativamente i tesserati nel golf e diventare uno sport un po’ più di massa.
Un’utopia? Può darsi, ma l’alternativa è continuare a credere nelle promozioni sugli adulti (i primi due mesi gratis con cinque lezioni a 90,00 euro) o bearsi della spaghettata dopo le 9 bucherelle all’imbrunire convinti che tutto è e sarà sempre perfetto. Alla faccia delle Olimpiadi appena riconquistate.

Per altri articoli sul golf cliccate qui

- Advertisement -

Continua a leggere

- Advertisement -

Ultime News