Oggi, 5 Settembre 2019, è iniziato ufficialmente il governo Conte II. I nuovi ministri hanno giurato in Parlamento e non sono pochi i volti nuovi ad occupare le cariche istituzionali. Al Ministero dell’Interno, il successore di Matteo Salvini è Luciana Lamorgese, di fazione indipendente e unico tecnico del neo governo giallorosso. La nuova Ministra, sul piano dell’incarico e delle materie trattate della sua funzione, può vantare una maggior esperienza nel ruolo rispetto al suo precedessore. Salvini, infatti, oltre alla sua carriera politica iniziata nel 1992 come consigliere comunale a Milano, non ha mai avuto reali esperienze nell’ambito della sicurezza, a differenza del nuovo Ministro.
Luciana Lamorgese, vita e carriera
Luciana Lamorgese nasce a Potenza l’11 Settembre 1953, sposata con due figli, laureata in Giurisprudenza, avvocato di professione. Lavora per il Viminale dal 1979, divenendo viceprefetto ispettore nel 1989, viceprefetto nel 1994 e prefetto nel 2003. Fra il 2010 e il 2013 è stata prefetto di Venezia, durante il periodo del sindaco democratico Giorgio Orsoni. A giugno 2013 diviene capo di gabinetto; nel 2017 prefetto di Milano, nel periodo di transizione fra il governo Renzi e il governo Gentiloni.
Obiettivi e sfide della nuova Ministra
Luciana Lamorgese, nonostante le evidente competenze ”certificate” in materia di ordine pubblico e sicurezza, si trova ad affrontare non poche sfide nel suo nuovo incarico. Sfide che riguardano quanto già fatto dal suo predecessore Matteo Salvini e quanto previsto nel nuovo programma di governo fra pentastellati e Partito Democratico. In particolare, i due decreti sicurezza saranno probabilmente oggetto di revisione, con una visione più moderata rispetto al pugno di ferro di Salvini nei confronti delle ONG. Sopratutto, a differenza del suo predecessore, la Lamorgese sembra intenzionata ad affrontare altre problematiche reali riguardanti la sicurezza nazionale, non solo il problema dell’immigrazione.