Si avvia al termine la creazione del nuovo Governo: oggi Conte scioglie la riserva e comunica la lista dei nuovi ministri.
Governo giallorosso | La fase programmatica si è conclusa e la votazione sulla piattaforma Rousseau ha avuto esito positivo. Insomma, è ufficiale: il nuovo Governo si farà. Anzi, si sta facendo. Il presidente del Consiglio- ormai non più incaricato- Giuseppe Conte, si è recato nel primo pomeriggio della giornata di oggi per sciogliere la riserva davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Sono le 13.05 quando si tiene a palazzo Chigi l’ultimo vertice per la definizione della squadra di Governo che vede partecipi, oltre alla nuova e insolita alleanza PD-Movimento 5 stelle, anche Liberi e Uguali. Alle 15.33 arriva l’annuncio del Segretario Generale del Quirinale Ugo Zampetti. Dopo aver citato l’articolo 92 della Costituzione, a ricordare la legittimità della prassi che si sta seguendo, dichiara che “il giuramento dei componenti il Governo avrà luogo domani, giovedì 5 settembre, al Palazzo del Quirinale alle ore 10:00”. Dice in seguito, che al termine del colloquio tra Mattarella e Conte, si renderà nota ai cittadini la composizione del nuovo Governo. Composizione che non si è fatta attendere a lungo, considerando che 11 minuti dopo è culminata nel discorso del Presidente pentastellato.
Il discorso di Conte e la nuova compagine ministeriale
Davanti ai microfoni della sala stampa, Giuseppe Conte ha riferito serenamente la lista dei nuovi ministri, frutto di lunghe consultazioni e un continuo braccio di ferro tra le proposte del PD e del M5s. Il discorso di Conte ha confermato le voci già in circolo sull’affidamento a Luigi Di Maio, ex- vice premier, del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e annunciando che sarà Luciana Lamorgese a succedere Matteo Salvini come ministro dell’Interno. Concessa la casella del ministero della Salute al parlamentare di Liberi e Uguali, Roberto Speranza, di cui il capogruppo si dice fiero e soddisfatto, ricordando che la scelta sia stata affidata alla discrezionalità del presidente incaricato e che sia stata operata nel pieno rispetto dei principi costituzionali.
Quanto al PD, tra i cosiddetti “big” troviamo solo Paola de Micheli, alla quale è stato affidato il ministero delle Infrastrutture. Non troviamo, infatti, personaggi come Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e il segretario Nicola Zingaretti, che si dice anch’egli speranzoso e invita cittadini e colleghi a dare fiducia alla “svolta che cambierà l’Italia”. Dopotutto, si era sentita già aria di novità quando Graziano Delrio (sempre PD) ha annunciato che proprio per dar spazio al rinnovamento lui stesso non farà parte della nuova squadra di governo.Un grande nome sicuramente è quello di Roberto Gualtieri al dicastero dell’Economia e della Finanza. Classe 1996, è un politico, storico, politologo e accademico, molto apprezzato a Bruxelles in quanto è stato eletto nel 2014 Presidente della Commissione per i problemi economici e monetari al Parlamento Europeo ed ha svolto egregiamente i suoi uffici.
Il neo ministero dell’Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione
La novità si esprime anche e soprattutto nell’istituzione di un nuovo ministero senza portafoglio: quello dell’Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione, affidato all’Assessore all’Innovazione del Comune di Torino,Docente di Gestione dell’Innovazione all’Università degli Studi di Torino, Paola Pisano. La necessità di adeguarsi alle modificazioni costanti di una società sempre più digitalizzata si è fatta sentire fortissima e l’idea di far correre l’Italia verso un futuro più stabile e al passo coi tempi si può realizzare solo credendo nel cambiamento. I ministri, quindi, da essere 13 diventano 14, di cui sette donne, a creare un equilibrio che si spera possa durare, come afferma Di Maio, almeno “5 anni”. Infine, Conte annuncia che sarà affiancato dal presidente del Consiglio dei Ministri, con funzione di Segretario del consiglio medesimo, un fedelissimo dell’appena citato Di Maio, Riccardo Fraccano. “Forti di un programma che guarda al futuro dedicheremo con questa squadra le nostre migliori energie, le nostre competenze, la nostra più intensa passione a rendere l’ Italia migliore nell’interesse di tutti i cittadini, da Nord a Sud.”. Queste le parole conclusive di Giuseppe Conte, prima di dileguarsi per raggiungere il Senato e lasciare la parola al Presidente della Repubblica.
Mattarella, infatti, ha dichiarato in diretta la sua più profonda stima nei confronti del lavoro dei giornalisti che con prontezza e celerità hanno tenuto gli Italiani, lui compreso, sempre informati sui risvolti di questa crisi che si avvicina alle battute finali. Ha difatti ricordato anche che ancora nulla è deciso in maniera ufficiale, dato che “il Governo nei prossimi giorni si presenterà davanti alle Camere per chiedere la fiducia e presentare questo programma”, concludendo la creazione di un nuovo Governo che arriverà circa un mese dopo la fine del precedente. Il “Conte-bis” con PD, M5s e Leu, sta per vedere la luce.
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