Il Governo Draghi supera il suo primo esame, incassando il supporto del Senato espresso da 262 sì e 40 voti contrari. Domani il passaggio in Parlamento. Ecco come è andata la giornata di Draghi.
Chi ha votato per il Governo Draghi
Nessuna sorpresa nei voti espressi in tarda serata al Senato. Lega, PD, M5S, +Europa, Fratelli d’Italia, Italia Viva e Maie hanno dato il loro supporto. Rimane fuori dalla maggioranza Fratelli d’Italia.
Il discorso di Draghi al Senato
Il discorso di Draghi al Senato, durato poco meno di un’ora, ha toccato molti argomenti e in qualche modo ha tracciato in grandi linee, quello che dovrebbe essere il percorso che il “suo” Governo intraprenderà nel prossimo futuro.
Draghi ha posto da subito attenzione a chi in questo momento, soffre per le pesanti ricadute economiche derivanti dalla pandemia, citando, fra l’altro, la chiusura di molte attività commerciali.
Per affrontarle, ha detto il futuro Primo ministro, occorrerà uno spirito repubblicano, nel quale forze politiche, diversamente da come riportato da alcuni osservatori, dovranno fare un passo in avanti e non uno indietro.
Draghi, poi, ha parlato di una Nuova Ricostruzione, così come accadde nel Dopoguerra e proprio in questo passaggio, ha auspicato che nessuno faccia mancare il proprio impegno, necessario per “consegnare un Paese migliore e più giusto ai figli e ai nipoti”.
Le future generazioni e la pandemia
Un passaggio importante per il nascente governo Draghi, ha riguardato da vicino le “future generazioni”. Draghi ha chiaramente detto che ogni spreco è da intendersi come un “torto” fatto alle prossime generazioni.
Il Paese che ha in mente Draghi, guarda all’Unione europea, senza perdere di vista, tuttavia, l’Alleanza Atlantica. Messaggio, questo, che meglio chiarisce la visione del futuro Primo ministro in materia di politica estera. In particolare l’ex-Presidente della BCE, ha affermato che “non c’è sovranità nella solitudine”.
Impossibile, poi, che il discorso fatto al Senato da Draghi non considerasse in modo specifico la pandemia in corso, descritta con numeri da economista, ma certamente esplicativi di quanto debbano essere importanti i futuri interventi che il governo dovrà completare.
Gli altri temi e la chiusura politica
Nel lungo discorso di Draghi, tuttavia, ci sono stati riferimenti anche ai vaccini, al difficile rapporto tra donne e lavoro ora derivanti anche dall’effetto Covid, alla scuola e alla formazione tecnica, all’ambiente, al Mezzogiorno e agli investimenti economici. Per ognuno di questi temi, Draghi ha abbozzato obiettivi ambiziosi, ma necessari.
Nell’azione del governo Draghi, tuttavia, ci sarà spazio anche per modulazioni in materia di Fisco e riforme nella Pubblica Amministrazione, ma anche nuove politiche internazionali, riguardanti anche i migranti.
In chiusura, infine, il messaggio politico più significativo: “Oggi, l’unità non è un’opzione, l’unità è un dovere”.
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