Ancora una domenica da dimenticare rapidamente per la Ferrari. Ancora una pole position di Charles Leclerc non sfruttata nella gara di domenica. Una nuova doppietta in parata per la Red Bull che sfrutta le défaillance della Rossa di Maranello per mettere a referto l’ennesima doppietta stagionale con Max Verstappen che vince davanti al compagno di squadra Sergio Perez ed allunga ulteriormente nella classifica piloti della Formula 1. Esattamente come la scuderia austriaca nella graduatoria dedicata ai costruttori. Il GP Azerbaijan della F1 risulta essere indigesto per il Cavallino Rampante che perde, in pochi giri di distanza, entrambe le vetture: Carlos Sainz si ritira mestamente per prima quando la macchina si ferma improvvisamente, mentre il monegasco è nuovamente tradito dalla sua power unit che si sgretola nel caldo azero. Ringraziano, sentitamente, le macchine austriache e le due Mercedes che piazzano George Russell sul podio e Lewis Hamilton in quarta posizione. Note di merito per Pierre Gasly su AlphaTauri (quinto), Sebastian Vettel su Aston Martin (sesto) e Fernando Alonso su Alpine (settimo). A punti entrambe le McLaren.

GP Azerbaijan, F1: l’ordine di arrivo

Ecco l’ordine di arrivo del Gran Premio d’Azerbaijan di F1 con la doppietta della Red Bull davanti alle due Mercedes:

1
M. Verstappen (M)        

Red Bull
      /

2

S. Perez (D)

Red Bull              

+ 18″3

3

G. Russell (D)

Mercedes

+ 41″6

4

L. Hamilton (D)

Mercedes

+ 65″3

5

P. Gasly (D)

AlphaTauri

+ 67″6

6

S. Vettel (D)

Aston Martin

+ 75″2

7

F. Alonso (D)

Alpine

+ 80″7

8

D. Ricciardo (M)

McLaren

+ 82″7

9

L. Norris (D)

McLaren

+ 84″7

10

E. Ocon (M)

Alpine

+ 96″9

11

V. Bottas (M)

Alfa Romeo

+ 1 giro

12

A. Albon (D)

Williams

+ 1 giro

13

Y. Tsunoda (D)

AlphaTauri

+ 1 giro

14

M. Schumacher (D)

Haas

+ 1 giro

15

N. Latifi (M)

Williams

+ 1 giro

16

L. Stroll (M)

Aston Martin

Ritiro

17

K. Magnussen (D)

Haas

Ritiro

18

G. Zhou (D)

Alfa Romeo

Ritiro

19

C. Leclerc (D)

Ferrari

Ritiro

20

C. Sainz (M)

Ferrari

Ritiro

(Credit foto – pagina Facebook F1)